Salerno: la fontana “il provolone”
Maria Amendola
Il Duomo di Salerno fu costruito, in 5 anni intorno tra il 1080 e il 1085, su di un’antica Chiesa Paleocristiana dedicata a santa Maria degli Angeli, che a sua volta era stata edificata sulle rovine di un tempio romano.
Al centro del quadriportico (chiamato Paradiso) fu posizionata una grande fontana di porfido del V secolo a.C., essa era originariamente la fontana situata nel Tempio di Hera a Paestum (oggi Tempio di Poseidone).
I salernitani per la sua forma la chiamano la fontana “il provolone”.
Nel 1820 la fontana, per volere del re Ferdinando I di Borbone (1751-1825) fu smontata dal Duomo e al suo posto fu ubicata una vecchia fonte battesimale, questa si trovava da principio vicino il pulpito grande, coperta da un ciborio (un tabernacolo a quattro colonne lunghe).
La fontana del Duomo di Salerno fu posizionata presso l’antica Villa Reale (vanvitelliana Villa Comunale) di Napoli progettata nel 1778, dove ha completato il complesso monumentale “Fontana della Tazza di Porfido” (o delle Quattro stagioni) di Pietro Bianchi.
La fontana è chiamata dai napoletani “fontana delle paparelle”(‘a funtana d’e paparelle) questo soprannome è dovuto al fatto che in passato nella vasca nuotavano proprio dei gruppi di oche o anatre.
La fontana che oggi troviamo nel quadriportico normanno del Duomo (in foto) quindi è solo un’antica fonte battesimale. Ancora oggi la fontana è oggetto di discussione in quanto i salernitani la rivogliono a Salerno.