Regione:Sanità, Valiante, nessun assenso aumento imposte piano di rientro credibile
“Esprimiamo forte preoccupazione per la paventata ipotesi di inasprimento delle imposte in Campania per sanare il deficit sanitario e non daremo alcun assenso al Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro sull’ipotesi di aumento di Irpef ed Irap se, preventivamente, non v’è concreta e reale consapevolezza dell’esatto ammontare del debito sanitario regionale, se non si procede alla riscossione dei crediti della Regione dovuti dal Governo nazionale e non rimessi, se non si implementa un piano dell’emergenza efficace e sperimentato e se non si riordina la rete ospedaliera con l’eliminazione di sprechi, sperperi, duplicazioni e con la valorizzazione delle eccellenze”. Così il consigliere regionale del gruppo PD Gianfranco Valiante commenta le recenti dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Giunta Regionale e Commissario ad acta per la Sanità Stefano Caldoro. “Il piano di rientro concepito, dopo dieci mesi dal suo insediamento, dal sub Commissario ad acta Zuccatelli – continua Gianfranco Valiante – non ci convince e, a quanto pare, non convince neppure il Presidente Caldoro. Assurdo pensare, pertanto, all’inasprimento delle imposizioni fiscali: sarebbe una iattura che penalizzerebbe gravemente le famiglie e le imprese campane che già faticano ad affrontare la grave crisi economica”. “L’ipotesi annunciata – tuona Gianfranco Valiante – l’aumento delle imposte per recuperare il deficit sanitario – dettata dal Ministro Tremonti e solita scorciatoia per il Sud – non può essere supinamente accettata dal Presidente Caldoro che ha il dovere di esperire ogni tentativo per evitare il ricorso a nuove tasse; consapevoli della condizione drammatica della Sanità in Campania, figlia anche di gravi errori di chi ha gestito, siamo pronti ad un atteggiamento propositivo e concretamente collaborativo con Caldoro ma non alle condizioni che lui – e il Governo – vuol imporre. Il riordino della Sanità, teso a superare privilegi e a rispondere alle mutate esigenze di una sistema in continua evoluzione, passa – conclude Gianfranco Valiante – anche attraverso la corretta informazione e la condivisione del territorio: ciò che si legge nel piano Zuccatelli è, purtroppo, un taglio indiscriminato dei servizi adottato senza alcuna approfondita conoscenza delle realtà locali. Faremmo fatica a spiegare un piano così concepito al territorio che già vive momenti di grande tensione”.