Napoli: allarme Uil “Carenza personale sanitario e lunghe liste d’attesa”
Per Nicola Di Donna, Segretario della UIL Federazione Poteri Locali di Napoli, i lunghi tempi delle liste d’attesa potranno essere abbattuti solo grazie a nuove assunzioni: “L’unica occasione per poter recuperare le liste d’attesa – ha tra l’altro detto Di Donna – è fare nuove assunzioni nella sanità”.
Paolo Esposito, Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta, ha spiegato come sarebbe immediatamente possibile abbattere i tempi di attesa almeno per le terapie riabilitative per cui oggi si aspetta anche oltre un anno: ““Come Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta – ha dichiarato Esposito – abbiamo sottolineato la necessità di dover ottimizzare la spesa nella sanità includendo nelle unità di valutazione anche i fisioterapisti ed ottenere un ampliamento dei servizi territoriali come previsto dal DM77”.
Rita Longobardi, Segretario generale della UIL Federazione Poteri Locali, ha denunciato le condizioni di lavoro al limite e i turni massacranti a cui spesso sono costretti gli operatori sanitari a cui capita anche di essere aggrediti.
Rispetto alle difficili condizioni di lavoro nel settore della sanità, per Teresa Rea, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Napoli, bisogna ulteriormente valorizzare la professione: “Facciamo appello alle organizzazioni sindacali – ha affermato la Dott.ssa Rea – affinché le professioni infermieristiche siano valorizzate in tutte le aziende”.
Infine Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale della UIL, ha attaccato la recente approvazione dell’autonomia differenziata perché rischia di allargare le disuguaglianze tra nord e sud e peggiorare ulteriormente l’offerta sanitaria. “La posizione della UIL è che l’autonomia differenziata – ha sottolineato il Dott. Bombardieri – rischia di allargare ancora di più le disuguaglianze che registriamo nel nostro Paese tra nord e sud. In particolare sulla sanità, ma vorrei ricordare sul lavoro, sull’istruzione, sull’assistenza e sulla dignità della vita che deve essere garantita ai cittadini di questo paese a prescindere da dove nascono e da dove vivono”.