Nocera Superiore: IC “Fresa-Pascoli”, DS Michele Cirino “Affermare il Patto formativo di corresponsabilità”

Nocera Superiore: IC “Fresa-Pascoli”, DS Michele Cirino “Affermare il Patto formativo di corresponsabilità”
Oggi più che mai, occorre – comunque e sempre – fare affidamento ad un “Patto di corresponsabilità scuola- famiglia”, vale a dire un “protocollo” nel quale, anche con il coinvolgimento degli studenti, vengano sancite le regole, le norme e gli atteggiamenti (come – ad esempio – la regola di rispettare la funzione dei docenti) cui adeguare i più elementari e necessari comportamenti della civile convivenza. Penso a un “Protocollo di regole e di comportamento” che (coinvolgendo preventivamente la “triade” alunni – genitori – alunni) dovrà, fin dai primi giorni di scuola, essere “illustrato” sottolineando come esso implichi – principalmente – una deferenza estesa a tutto il personale che opera nelle scuole, un riguardo rivolto a ciascun compagno di classe e d’istituto, vale a dire un rispetto che deve essere mantenuto negli ambienti, assunto verso gli arredi, le attrezzature, i sussidi nonché verso tutto il materiale didattico che la scuola mette a disposizione. Occorre, perciò, ripristinare con l’istituzione scolastica quel lontano e regresso “patto sociale”, quel “patto” caratterizzato da fiducia concreta, simile a quella, per capirci, che il paziente, “sotto i ferri”, accorda volontariamente, al momento di lasciarsi anestetizzare, al suo chirurgo, una fiducia concreta, palpabile che non paventa aggressioni e accuse di “attentati alla vita” dello stesso paziente. In altre parole quel che occorre è avere, socialmente, la consapevolezza dell’opportunità e della necessità di riconoscere e “credere” nel senso e nel valore del lavoro svolto dalla scuola, un lavoro legittimato, istituzionalizzato, mirato alla proporzionalità sociale e alla crescita culturale, dalla cui funzionalità dipende la cultura o, in persistente sfascio, l’ignoranza e l’inciviltà diffusa di un popolo, di una nazione. In una situazione di fallimento, di sfaldamento, in cui le cose vanno come vanno, tutti devono aver fallito almeno un colpo, tutti hanno sbagliato o omesso un’azione e, dunque ciascuno ha il dovere di rimediare. Pertanto necessita una corresponsabilità e un’azione collettiva, da parte della politica, delle istituzioni, degli studenti, dei genitori, dei professori. Ogni ricostruzione comincia da un necessario primo passo, in questo momento il primo passo che deve essere fatto è quello in favore degli insegnati giacché è dal loro “magistero” che è possibile costruire una scuola, una “agenzia educativa e formativa” da cui escano cittadini migliori, più formati nelle responsabilità e più uguali nelle opportunità.