Agropoli: contrasto ad evasione imposta di soggiorno, controlli e sanzioni

Agropoli: contrasto ad evasione imposta di soggiorno, controlli e sanzioni

Attenzionate 15 strutture

Sono iniziati già da alcune settimane, da parte del nucleo tributario della Polizia Municipale di Agropoli (istituito con delibera di giunta comunale n. 130 del 29.03.2024), diretta dal comandante Antonio Rinaldi, i controlli anti – evasione dell’imposta di soggiorno.

Sono state attenzionate al momento 15 strutture extralberghiere  tra quelle che hanno pubblicato annunci sul web ma non risultano iscritte al portale “Pay Tourist”. Il software in questione, infatti, oltre a gestire il pagamento dell’imposta di soggiorno del comune di Agropoli, è dotato anche della funzione di scovare gli annunci online di strutture ricettive che non risultano registrate sullo stesso portale per il pagamento dell’imposta di soggiorno.

Quattro strutture sono risultate inesistenti, quindi sicuramente utilizzate per delle truffe, e su queste ci sono ancora accertamenti in corso per identificare l’autore o gli autori del raggiro. Altre sei strutture sono state attinte da provvedimento di soccorso istruttorio documentale, quindi invitate a presentare ulteriore documentazione idonea ad esercitare l’attività di affittacamere e case vacanze. Infine, cinque strutture ricettive extralberghiere sono state sanzionate a vario titolo, ovvero perché abusive, per aver omesso di comunicare gli alloggiati, per la mancata iscrizione al portale “Pay Tourist” e per la mancanza di prezzi esposti. Sono al vaglio ancora decine di annunci selezionati dal web di strutture ricettive extralberghiere che non risultano iscritte al portale e, quindi, che evadono il pagamento dell’imposta di soggiorno.

Questo il commento del sindaco Roberto Mutalipassi: «Prendo atto e plaudo ai riscontri dei controlli della Polizia Municipale ma nel contempo invito chi ancora non lo ha fatto a regolarizzare la propria posizione. E’ un segno di civiltà ma anche di rispetto verso chi segue le regole. Con le maggiori risorse derivanti dal sicuro maggior introito dell’imposta di soggiorno si potranno implementare i servizi turistici».