San Valentino Torio: a Parigi Infiorata di Casatori, patrimonio immateriale Unesco

San Valentino Torio: a Parigi Infiorata di Casatori, patrimonio immateriale Unesco

Con l’edizione 2024 si avvia l’iter per il riconoscimento dell’evento dei tappeti floreali nati come momento di fede e devozione verso la Vergine Addolorata ventinove anni fa.

 In cammino per il Giubileo 2025, ma anche verso il riconoscimento dell’Infiorata come patrimonio immateriale dell’Unesco.

Casatori, una delle più antiche frazioni di San Valentino Torio, punta dritta alla sede di Parigi e lo fa avviando l’iter per la candidatura di una tradizione giunta al suo 29mo anno e, soprattutto, di un evento che valorizza e promuove –come recita la Carta dell’Unesco- la ricchezza di conoscenza e competenze che vengono trasmesse da una generazione all’altra.

È questa una delle sorprese illustrate nel corso della conferenza stampa tenutasi stamane al Comune di San Valentino Torio, con don Gaetano Ferraioli, parroco della comunità di Santa Maria delle Grazie, Aldo Longobardi, direttore artistico dell’Infiorata, il Sindaco, Michele Strianese, e diversi rappresentanti dell’Amministrazione.

 «L’Infiorata è un evento da vivere con la predisposizione dell’animo protesa alla preghiera, alla riflessione, alla fede – ha sottolineato don Ferraioli – non dimentichiamo lo sfondo religioso che accoglie la rassegna artistica e creativa per non perdere di vista il cammino di devozione verso la Vergine Addolorata. L’Infiorata di Casatori è un momento di gioia, tradizione e fede che unisce e rinsalda il legame di una comunità intera, un appuntamento annuale che tiene insieme tutti, dai più piccoli agli anziani, e che apre le porte del cuore all’accoglienza, alla solidarietà, all’amicizia, alla fratellanza, al valore della preghiera».

 «Realizzare un tappeto di fiori è un’esperienza da vivere, soprattutto per i bambini. E chi vorrà, potrà farlo – ha spiegato il direttore artistico Longobardi – potrà cimentarsi in quest’attività a partire dalle 16 di sabato 14 settembre».

 Metri e metri di tappeti infiorati, più di centomila fiori freschi, milioni di petali sistemati con cura uno accanto all’altro in millimetri di spazio, ricami di colori che profumano di fede e tradizione.

Dal 13 al 15 settembre ritorna l’Infiorata di Casatori, a San Valentino Torio, in onore della Vergine Addolorata, giunta quest’anno alla sua XXIX edizione con un tema che ricalca il messaggio di Papa Francesco e che è preparatorio al percorso di avvicinamento della Chiesa cattolica al Giubileo 2025: la preghiera, porta per la vita.

Un evento suggestivo organizzato dalla Parrocchia S. Maria delle Grazie e dall’Associazione Culturale Le Vie dei Colori con la guida spirituale di don Gaetano Ferraioli ed inserito ormai da tempo tra gli itinerari turistico-religiosi della Campania per l’unicità delle opere d’arte create dai maestri infioratori, la particolarità del quadro verticale realizzato a Largo Tringiale e la bellezza dell’infiorata dei bambini della parrocchia in mostra lungo via Santa Maria delle Grazie.

Suggestiva ed evocativa è l’offerta floreale che i fedeli, divisi in sei contrade (Gelso, Giglio, Leonessa, Spiga, Torre e Rivo) portano in processione alla Vergine fino a Largo Tringiale, dove viene allestito il tappeto verticale figurativo ispirato al tema annuale dell’infiorata.

Nel programma della tregiorni dedicata alla Vergine Addolorata, si svolge anche il Festival delle Infiorate che ospita altri Comuni d’Italia impegnati sempre nella realizzazione dei tappeti floreali.

La realizzazione dei tappeti arriva dopo un lungo e complesso percorso di progettazione, selezione e capatura dei fiori e dei petali da posizionare con precisione e cura.