VERBI SWAHILI: KUPUMZIKA riposarsi

VERBI SWAHILI: KUPUMZIKA riposarsi

Padre Oliviero Ferro

“Leo, nachoka saana. Ingaliki jua kali, kiisha mvua ya siku hizi (oggi sono molto stanco. C’è un sole cattivo-cocente, dopo la pioggia di questi giorni) “ dicevo a uno dei collaboratori. Dovevamo preparare il viaggio (safari)  all’Ubwari, dove c’era l’altra metà della parrocchia sul lago. In più non mi sentivo molto bene. Però toccava a me questa volta e non potevo tirarmi indietro. Avevamo già mandato le lettere a tutti i mwongozi(responsabili) delle diakonie(foranie) del lago e aspettavano con impazienza l’arrivo del missionario. Mi sono fatto forza, mi sono detto che dopo un po’ di lavoro, mi prenderò un po’ di riposo. Avevo bisogno di “kupumzika” (riposarmi). E così ci siamo rimessi a lavorare insieme. Ogni tanto il mio collaboratore mi guardava e voleva dirmi che per oggi poteva bastare. C’erano ancora diversi giorni prima della partenza e ce l’avremmo fatta a preparare il tutto. Nel frattempo il segretario avrebbe sistemato tutte le carte, utili per controllare la situazione di coloro che seguivano i 4 anni di catechesi e anche i vari problemi che bisognava affrontare (situazione di famiglie per eventuali matrimoni, i locali delle chiesette, i rapporti con l’autorità locale,ecc.). Insomma  c’erano tante cose da fare. Sapevo che il segretario era molto scrupoloso e avrebbe preparato tutto ciò che occorreva. Mi si stavano chiudendo gli occhi (forse un po’ di malaria). Mi arriva una voce “padiri, uende kumpuzika na fika kwa Bizimana, mganga wetu ili akupatie dawa kwa malaria (padre, vai a riposarti e vai da Bizimana, il nostro infermiere affinchè ti dia la medicina per la malaria). Tutaonana kesho asubuhi (ci vedremo domani mattina)”.