Roma: presentato a Papa Francesco dossier e indagine su cause morte di Padre Pio
Monica Sales
Giuseppe Saldutto: “Prima di raccontare la cronaca nera legata a padre Pio, desidero affermare che il Santo ha vissuto per il bene comune dell’umanità, seguendo la via di San Francesco. Ha amato la sua Chiesa anche quando veniva da essa percosso. Ha speso tutta la sua esistenza sacrificandosi sulla croce del mondo, che portava sulla sua schiena. Sua Madre la Santa Chiesa, che ha servito fino all’ultimo secondo della sua vita, lo ha sacrificato come un agnello sull’Altare del bene comune. Ho chiesto a Papa Francesco di verificare la virtù eroica del Martirio di padre Pio da Pietrelcina. Secondo la mia indagine e ricostruzione degli eventi politici, militari e segreti, economici e geografici legati alla figura del Santo Frate Cappuccino. Secondo le testimonianze da me raccolte e i documenti è emerso che il Santo sarebbe morto a causa di una intossicazione farmacologica da barbiturici. La causa della morte di padre Pio? Omicidio…incidente? Il Vaticano deve iniziare un’indagine conoscitiva, la storia di padre Pio è tutta scritta nelle carte, nelle lettere, nelle decine di migliaia di libri pubblicati. Nelle relazioni segrete delle Agenzie dei Servizi Segreti dell’epoca di mezzo mondo. Il dottor Gusso (Direttore Sanitario della Casa Sollievo della Sofferenza) negli anni ’90, durante un servizio fotografico per i settimanali nazionali, mi disse a chiare lettere che la causa della morte di padre Pio fu per intossicazione farmacologica da barbiturici, la notizia fu pubblicata anche dalla Gazzetta del Mezzogiorno, diretta all’epoca dal collega Lello Vecchiarino che sentii per telefono”.
Per la prima volta Saldutto spiega i retroscena che portarono all’omicidio di padre Pio che da diversi decenni comandava il mondo, tramite i suoi figli spirituali da lui cresciuti e formati, come Aldo Moro, il generale foggiano Francesco Nardella…Enrico Mattei. Già sul settimanale nazionale “Cronaca Vera” n°2195 del 24 settembre del 2014 a pag. 24 e 25, Saldutto affermava che padre Pio era vicino a personaggi che hanno studiatola progettazione della bomba atomica a Foggia, ma anche ad una mandria infinita agenti segreti disposti a tutto per vincere la seconda guerra mondiale e relativo premio: imperare il mondo per i successivi 80 anni. Saldutto continua il suo racconto: “E’ documentato che al Santo, durante la crisi respiratoria, nella notte tra il 22 e il 23 settembre 1968, fu somministrata endovena una fiala di strofantina (marca CAFNOXIL). Oggi classificata nella categoria dei veleni questo principio attivo diventa letale se somministrato non precisamente. E’ documentato che a padre Pio prima di morire gli fu portata una tazzina di caffè (fuori luogo: considerato il momento drammatico). Ovviamente il cappuccino vomitò il caffè portato nella sua cella in quel momento di crisi. Un altro passo storico importante: a padre Pio, subito dopo la morte, furono praticate alcune siringhe di formalina, affinchè la salma si potesse mantenere intatta nel tempo. Ma alla riesumazione nel 2008 di mons. D’Ambrosio, come lui stesso affermò che il cranio di p. Pio era quasi disintegro. Mistero…ma mica tanto: i resti umani esposti nella tomba d’oro secondo questa tesi non sono di padre Pio, considerato che la formalina non ha avuto l’effetto che si desiderava, ovvero mantenere integri i resti mortali del Santo.
La salma non è riconducibile a padre Pio”. La notizia è vecchia, ma sempre attuale. Padre Pio da Pietrelcina sarebbe stato ucciso da poteri occulti per frenare la sua azione sul piano politico e della sicurezza nazionale, decisa a tavolino, tranne la Russia e i Paesi Arabi e l’Africa, le Entità Nazionali che si sentivano minacciate da un vecchio frate, già eroe della prima e seconda guerra mondiale, decisero assieme anche al Vaticano di porre fine all’attività politica, militare e religiosa di padre Pio. E’ questo quanto emerge da un’inchiesta del giornalista investigativo Giuseppe Saldutto autore della rivista nazionale “Padre Pio è con noi” (che anticipa alcuni stralci del suo prossimo servizio giornalistico, ricco di fotografie, documenti e prove schiaccianti), nonchè vice presidente dell’Associazione Pro Padre Pio l’Uomo della Sofferenza di Torino, che già diversi anni fa pubblicò il suo dossier sul famoso settimanale nazionale “Cronaca Vera”. Da allora sono passati giusto 10 anni giorno 24 settembre 2024. Oggi aggiunge: “padre Pio fu l’ideologo del Colpo di Stato del Principe Borghese, questo fattore decretò la sua fine. Il Santo assieme al suo amico e figlio spirituale il foggiano Francesco Nardella Generale delle forze armate e in forza al Dipartimento della “Guerra psicologica nei confronti del cittadino” della NATO con sede a Verona e Emanuele Brunatto braccio armato del Santo, misero in scena un Colpo di Stato in Italia, che ha origine poco prima del 1965 per poi concludersi in modo goliardico nel 1970 sotto l’egida e il controllo totale di ogni azione successiva da parte dei Servizi Segreti dell’epoca, che presero in mano la regia del Golpe, subito dopo aver eliminato il nemico numero uno: Emanuele Brunatto, dello staff di padre Pio, l’unico esperto in controspionaggio capace di percepire il cambio di regia del Colpo di Stato in preparazione.
Brunatto muore nel suo studio in via Nazionale a Roma: la sera prima, aveva chiamato per telefono Luigi Peroni (che conobbi di persona a Roma) e il cav. Francesco Morcaldi (entrambi amici di padre Pio) comunicando che volevano ucciderlo. Ma perchè padre Pio è stato ucciso? L’On. Giulio Andreotti mi disse di persona: – Padre Pio è stato un personaggio decisivo del secolo scorso… siamo stati un po’ in attrito sulla Riforma Agraria…Non l’ho mai incontrato, però frequento spesso San Giovanni Rotondo… – poi gli chiesi altro…e altro non volle aggiungere. Prima del Colpo di Stato padre Pio diceva spesso, del clima che respirava nella Repubblica: “ci sono troppi diritti e pochi doveri”. Era disgustato dall’andamento politico dell’Italia del dopoguerra, soprattutto con l’avvento della televisione e del consumismo degli anni ’60 del secolo scorso. Voleva cambiare l’Italia. Ma purtroppo tutti i Servizi Segreti del mondo, sia sovranisti che soccombenti, erano a conoscenza dell’attività di regia di padre Pio, del forte potere che esercitava sui figli spirituali, tra i quali c’erano importanti politici, industriali, sovversivi, religiosi..ecc. ecc. L’Onorevole Andreotti era a conoscenza delle azioni militari e politiche compiute da padre Pio per modificare la prima e la seconda guerra mondiale e di conseguenza la modifica dei risultati consecutivi nel ondo politico, militare…economico. Ma dopo la seconda guerra mondiale i poteri sovranisti e soccombenti decisero dopo l’inizio e la preparazione del “Colpo di Stato del Principe Borghese” di terminare padre Pio. Per il bene comune a favore della sicurezza nazionale e internazionale”.