VERBI SWAHILI: KUSHAURI consigliare

VERBI SWAHILI: KUSHAURI consigliare

Padre Oliviero Ferro

“Padiri, naomba mashauri (padre, ho bisogno di consigli)”. Era Yalala, una delle ragazze che animava i bambini in parrocchia. Avete terminato la scuola primaria (le nostre elementari) e ora voleva andare alla scuola secondaria (le medie). “Sema, dada(dì, pure, sorella)”. “Mimi ningependelea kwenda ku masono, lakini baba yangu alisema ya kama napashwa kubaki mu myumba kwa kusaidia mama yangu. Nitafanya je?( io vorrei andare-continuare la scuola, ma mio padre ha detto che devo rimanere a casa per aiutare la mamma)”. Capitava e credo capiti ancora alle ragazze il problema di continuare la scuola. Spesso i genitori non hanno i soldi per pagare  il “minerval” (le tasse scolastiche), hanno bisogno delle figlie più grandi che facciano la guardia ai fratellini e alle sorelline, mentre la mamma e il papà vanno a lavorare. E poi la ragazza si dovrà preparare al matrimonio. Le dico che in questi giorni verrò a casa sua per parlare con i genitori. Lascio passare qualche giorno, poi vado a casa di Yalala. I genitori mi fanno entrare, mi fanno accomodare, mi danno da bere e qualcosa da mangiare. Poi vedo che aspettano che dica qualcosa. Mi informo sul lavoro, sulla salute, insomma la prendo alla larga. Ma alla fine faccio la domanda che mi aveva fatto Yalala “Sababu gani mnakatala binti yenu aende ku masomo? Maneno gani? (perché non volete che vostra figlia vada a scuola? Dov’è il problema?)”. il papà dà le solite risposte che già conoscevo. Io rispondo che la figlia ha voglia di studiare, è stata la prima della sua classe e sarebbe un peccato bloccarla, lasciandola a casa. Papà e mamma mi guardano e capisco che fanno fatica ad accettare il desiderio della figlia. Ma io insisto che bisogna lasciarla andare. Anzi prometto che cercherò qualcuno in Italia che le possa pagare la scuola. C’è sempre qualcuno sensibile, però dico chiaramente che i soldi arriveranno alla missione e che provvederò io alle spese (in modo che il papà non li riceva e poi spariscano come al solito, perché lui che comanda in famiglia). Sembrano accettare i consigli. Io avevo già qualcuno che mi aveva promesso un aiuto per qualche studente e così dico a Yalala “Usiogope, uende ku masomo, bila shaka (non avere paura. Vai a scuola, senza problemi)”. Sono passati gli anni e Yalala ha continuato la scuola, si è diplomata e ha pure cominciato l’università ed è sempre stata la migliore. Insomma i mashauri (i consigli) possono portare frutti.