VERBI SWAHILI: KUSIKIA sentire, ascoltare con le orecchie

VERBI SWAHILI: KUSIKIA sentire, ascoltare con le orecchie

Padre Oliviero Ferro

“mwenye masikio, asikie”( lo si diceva spesso in Congo, anche dopo aver letto la lettura durante la messa: chi ha orecchie, ascolti)”. Forse sarebbe valido9 anche per noi che spesso siamo distratti. Certo, per ascoltare, bisogna essere attenti a chi parla, accorgersi di lui e aspettare a rispondere, dopo aver capito quello che ci voleva comunicare. Se non sento bene, c’è anche la soluzione degli apparecchi acustici. Ma non basta, se non si vuole ascoltare. Ci capita spesso di dare attenzione a chi ci può portare un beneficio, da chi possiamo eventualmente contattare per i nostri interessi. In Africa mi sono accorto che se non ascolti chiunque viene a parlarti o ha qualcosa da comunicarti, vieni subito classificato come uno che “anajisikia (che si sente, si crede superiore agli altri, insomma un orgoglioso che non guarda chi gli sta intorno). Invece in Africa ho capito che ognuno: bambino, giovani, adulto, anziano è importante e deve essere ascoltato. Ascoltare è una dote importante che si accresce ogni giorno. E se poi siamo onesti con noi stessi, l’eventuale tempo perso per ascoltare, diventa un beneficio perché mi aiuta a crescere, a volere concretamente bene a ogni persona.