Scafati: Sindaco Aliberti, assoluzione con formula piena “Fine di un incubo!”

Scafati: Sindaco Aliberti, assoluzione con formula piena “Fine di un incubo!”

Rita Occidente Lupo

La FINE, dopo interminabili anni di sofferenza fisica e morale per sè, per i familiari e per l’intera comunità, mortificata dal Commissariamento. Un giorno solare quello a Palazzo Mayer stamane, che ha registrato la partecipazione mediatica alla conferenza stampa del Sindaco Pasquale Aliberti, con i suoi avvocati difensori Silverio Sica e Giuseppe Pepe, che hanno creduto in lui dalle prime battute del processo decennale, che ha visto Aliberti in varie case circondariali, in manette, in isolamento…trattato alla stregua d’un criminae incallito! Questo l’amarcord, non senza rughe di mestizia nel riandare a giorni interminabili di pena, pur da innocente! Perchè l’assoluzione CON FORMULA PIENA sancisce che s’è trattato d’un eccesso di zelo giudiziario, diciamo così, che però ha mess0 a dura prova la tempra psico-fisica dell’uomo-amministratore, che ha continuato a reiterare la sua innocenza. Finalmente, il trionfo della Verità o della Giustizia, che nel suo tritatutto spesso avviluppa anche chi tenta di amministrare con probità.

“Da Salerno a fuori Regione, domiciliari, celle: un dramma, a Roccaraso, a L’Aquila, a Sulmona- ha proluso Aliberti- poi al carcere di Salerno, in Calabria. Liberato dopo le amministrative del ’19. Mia moglie, i miei figli, unici a venire in carcere a visitarmi…io con manette ai polsi per andare all’interrogatorio dal PM! Le 40 pagine scritte dai miei avvocati, fanno capire che non ci sono fatti d’accusa: la verità emersa finalmente, ben riscontrabile da intercettazioni. Mi sento confuso, addolorato per la grande stanchezza di questa vicenda dolorosa, nella quale mi hanno anche psicologicamente sostenuto gli avvocati Sica e Pepe. Quanto fango fasullo mi è stato riversato addosso! Tra tanti avvocati avuti ho scelto poi Sica e Pepe, che mi hanno condotto in questa battaglia di verità, con determinazione ed amicizia. Anche la mia candidatura a Sindaco, come processo di guarigione, dopo essermi consigliato con Sica. Oggi sono senz’altro un uomo diverso, provato, ma senza rancori verso i miei detrattori.”

“3 coraggiosi giudici del Tribunale di Nocera- ha aggiunto Sica- hanno esaminato i fatti, ponendo fine ad una storia drammatica. Questa vicenda in uno Stato democratico, civile dovrebbe aver la parola Fine! Da scrivere cubitalmente. Purtroppo in tante vicende giudiziarie non vien vergata, perchè potrebbe esserci ancora un ricorso in appello. E pensare che non c’è un giudice in appello che legga tutte le carte! Passare da 6 anni di processo, sentiti testimoni, a 3 giorni previsti per l’appello, in cui a stento si leggerebbe l’ intero fascicolo, paradossale! Una battaglia di grandissima civiltà la nostra: un uomo ha diritto dopo il 1° grado, dopo quanto ha vissuto, a chiudere il processo. Mostrate finora infondate accuse su Aliberti. Giunti a sentenza d’assoluzione perchè le parole del primo collaboratore e degli altri, infondate, menzognere, l’ abbiam dimostrato con dibattimento.”

“Dalla vicenda ricaviamo autorevoloezza. Passerelle di nemici personali, interessati, dissolti poi alla difesa- ha rimarcato Pepe- : i processi vanno fatti per verificare fondatezza. I danni che porta una condanna, che sfocia poi con senstenza che il fatto non sussiste, inenarrabili! Pccorre porsi il problema dello spirito garantista: dal primo momento ci siam resi conti della completa estraneità di Aliberti ai fatti. Nei primi incontri lui ci chiese se sarebbe tornato a fare il Sindacco di Scafati. Mi colpì la passio0ne viscerale per la sua città. Mi auguro che il futuro riservi novità importanti, che s’arrivi ad un vero garantismo, perchè nn può essere lo stesso processo la pena!”