Il controllo sociale e la democrazia

Il controllo sociale e la democrazia
Giulio  Caso
Attualmente ci sono costantemente guerre nel mondo. Molti hanno ansia per l’eventualità che possano degenerare e tendono a non partecipare alla risoluzione di problemi comuni.
Astensionismo, quindi, mentre messaggi subliminali, magari involontari fanno evidenziare presunti responsabili.
Pochi approfondiscono i temi sfuggendo alla personalizzazione della critica sociale.
Viene in mente un paragone con quanto narrato da George Orwell nel romanzo distopico 1984. Lo scrittore inglese fece diffondere il suo romanzo con precisi intenti che erano quelli di abbattere definitivamentele tirannie di ogni tipo passate e quelle in prospettiva futura.
L’intento era, quindi, quello di invitare tutti a combattere le ingiustizie e a non permettere che persone senza scrupoli potessero assurgere al ruolo  di poter eliminare le leggi.
I metodi di controllo dei pensieri e delle azioni delle persone erano:
1) Guerre permanenti.
2) L’ignoranza con impossibilità di accedere ai veri documenti.
3) L’odio perenne contro qualcuno.
Queste tre cose, magari con particolarità diversa, le abbiamo proprio di questi tempi: guerre, ignoranza e, soprattutto, se non proprio odio, molta intolleranza.
Riflettiamo, partecipiamo, facciamo in modi di rigirare la medaglia con questa brutta  parola d’intolleranza, dietro c’è scritto amore.