Pagani: neo assessore D’Amato risponde a FdI

Pagani: neo assessore D’Amato risponde a FdI

Lo scrivente Vincenzo D’Amato, già consigliere comunale di minoranza del comune di Pagani (SA), già appartenente al gruppo consiliare ‘Fratelli d’Italia’, intende chiarire ulteriormente, qualora ce ne fosse effettivamente  bisogno, la propria attuale posizione, a seguito delle inevitabili polemiche seguite al suo ‘passaggio alla maggioranza’ e alla sua nomina quale Assessore del Comune di Pagani.

Occorre fare, pertanto, alcune preliminari considerazioni di carattere politico legate alla richiesta di espulsione da Fratelli d’Italia paventata dal Coordinatore cittadino, senza alcuna discussione in merito, che poteva seguire alla precedente dichiarazione, e senza aver compreso le ragioni di una scelta, benchè esaurientemente esplicitate, precisando che nessuna procedura ‘sanzionatoria’ dovrà essere avviata a carico del sottoscritto, che, a questo punto, in quanto tesserato non più gradito, esce ‘spontaneamente’ dal partito.

Certo sentir definire la propria disponibilità a non paralizzare Pagani ‘atti di mero opportunismo ed egoismo politico’, fa veramente male, soprattutto quando, alle spalle, si ha una storia di appartenenza e di indiscussa fedeltà politica lunga 15 anni, in cui è stato fatto, si ritiene, un buon lavoro, sia in termini di consenso, che di partecipazione e di attività.

Ma, occorre precisare, e forse questo momento così complesso offre l’opportunità di fare chiarezza, che pur avendo lavorato tanto, lo scrivente non è stato mai considerato una vera e propria risorsa, quantomeno dai propri colleghi, se non anche dalla Direzione stessa, atteso che, in occasione del rinnovo degli organi del Consiglio Provinciale, a fronte di una precisa indicazione di nomina, i risultati non si  sono visti.

In ogni caso, la passione per la Città e per i cittadini è stata prevalente e la delusione è stata metabolizzata per continuare a operare secondo tali priorità e non per l’interesse personale, proseguendo l’esperienza amministrativa e l’appartenenza politica, senza intoppi, come ampiamente dimostrato.

Di recente, l’obiettivo di molti è diventato mandare a casa il Sindaco, alimentare il caos e la confusione istituzionale originata dai  noti strappi che, a più riprese, hanno fatto intravedere la sempre più concreta possibilità di arrivare al potere attraverso rinnovate consultazioni elettorali.

C’erano tutti i numeri per un ennesimo ‘ribaltone’ ma  nonostante il chiaro ‘ appello alla responsabilità di tutti i componenti del Consiglio per la formazione di un governo di larghe intese che traghetti il Comune di Pagani verso la scadenza naturale del mandato’, nessuno lo ha accolto, evidentemente perché le ragioni del subentro all’attuale amministrazione sono più forti dell’interesse esclusivo della comunità amministrata, che pure dovrebbe costituire il faro di ciascun amministratore.

È apparso , pertanto, utile per i cittadini, assicurare una continuità, sia pure con uomini nuovi, del programma amministrativo, al quale sarà dato immediato impulso, senza entrare in una nuova formazione politica, che non costituisce assolutamente una priorità, almeno fino alla scadenza dell’attuale mandato amministrativo,  ma lavorando da esponente civico nell’interesse di tutti e non solo di quelli che condividono l’adesione di recente concretizzatasi.

Infine, occorre evidenziare che è stata intrapresa una nuova ‘convivenza’ istituzionale, senza alcun pregiudizio, durante la quale sarà garantita al Sindaco una fattiva collaborazione nel comune intento di soddisfare le reali esigenze della Città, a prescindere dalle alleanze, dallo stress di contarsi, dalle considerazioni di carattere personali, al solo fine di evitare ulteriori e pericolose fasi di immobilismo, senza escludere la possibilità di una programmazione condivisa da realizzare nel prossimo quinquennio.

 

Vincenzo D’Amato