Roma: Ugl Scuola, Cuzzupi “Continuità docenti sostegno, chiarezza senza strumentalizzazioni!”
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Sono usciti in queste ore commenti tesi a demonizzare il lavoro del CSPI in particolare rispetto a posizioni assunte da chi, in sede di votazione democratica, è andato in minoranza sullo schema di decreto recante “Misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026”. Ebbene, relativamente al tema specifico, riteniamo opportuno riportare il tutto in un ambito di chiarezza senza voler innescare polemiche e sterili contrapposizioni.
Fermo restando che riteniamo d’assoluta importanza e arricchimento le diversità di vedute tra le parti, riteniamo altresì che decisioni assunte con il crisma della maggioranza vadano comunque accettate se non sostenute in funzione, nello specifico, del bene supremo dell’Istituzione e di ciò che essa rappresenta.
Appare inoltre rilevante sostanziare come il parere espresso sulle misure presentate dal Ministero nel caso specifico ricopre un ambito particolarmente delicato per gli alunni meno fortunati e per la classe stessa in cui questi ragazzi devono poter vivere con serenità e tranquillità un percorso d’inclusione e formazione. Situazioni i cui complessi risvolti sociali sono palesemente evidenti non solo nell’ambito scolastico ma soprattutto in quello familiare e comunitario.
“Questo ci pone nella condizione – afferma Ornella Cuzzupi, Segretario nazionale UGL Scuole a componente del CSPI – di dover garantire la piena funzionalità del sistema crescita dell’alunno. Lo schema presentato non lede alcun diritto in merito all’entrata in ruolo essendo limitato al periodo determinato e neanche lascia totale autonomia alle famiglie di decidere. Sarà eventualmente il Dirigente, valutando la sussistenza delle condizioni – anche alla luce del giudizio del GLO, organismo che garantisce una visione dinamica della disabilità – che può presentare istanza di conferma del docente (a tempo determinato) all’Ufficio territoriale. Sarà poi lo stesso Ufficio territoriale, dopo aver svolto le operazioni relative alle assegnazioni per il personale a tempo indeterminato, verificare la disponibilità del posto e accertare il diritto alla nomina nel contingente complessivo dei posti disponibili. Il tutto chiaramente con l’assenso del docente interessato. Dunque, solo ricorrendo tutte queste specificità si arriverebbe alla sua conferma a tempo determinato. Quindi il processo non è limitato – come può sembrare ad una prima e superficiale lettura – al docente nominato dalle famiglie, bensì molto più complesso e in funzione del bene dell’alunno, della scuola e del sistema sociale. Questo è il perimetro delineato dallo schema e questa è l’UGL Scuola: libera e scevra da preconcetti nella propria azione a difesa del personale scolastico e nella costruzione di un sistema più giusto per tutti”.