Salerno: Ordine Medici Veterinari, solidarietà a colleghi ASL di Caserta aggrediti

L’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Salerno, per voce del suo Presidente, il Prof. Orlando Paciello, e di tutto il Consiglio dell’Ordine, esprime la più ferma condanna per la brutale aggressione subita dai due medici veterinari della ASL di Caserta ad Alvignano. Un atto di violenza inaudita che ha portato uno dei colleghi a dover ricorrere alle cure ospedaliere per lesioni e traumi riportati alla testa e al viso, mentre un secondo veterinario è rimasto ferito in modo più lieve.
«Siamo vicini ai colleghi colpiti da questa inaccettabile aggressione e ribadiamo la nostra piena solidarietà a loro e a tutti i professionisti che ogni giorno operano con dedizione per la tutela della salute pubblica e animale – ha dichiarato il Presidente Paciello – La violenza non può e non deve diventare una minaccia al nostro operato. Chiediamo che venga fatta piena luce sull’accaduto e che siano garantite misure di tutela per i medici veterinari che operano in contesti delicati e spesso ad alto rischio».
L’episodio, avvenuto nella giornata del 12 marzo, assume un significato ancor più grave in quanto verificatosi proprio nella Giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari. I due medici veterinari stavano semplicemente svolgendo il proprio dovere, eseguendo un provvedimento disposto dall’Autorità sanitaria e comunale per la messa in sicurezza di due pitbull ritenuti pericolosi. L’accoglienza violenta da parte dei proprietari degli animali, che si sono scagliati contro di loro armati di mazze e bastoni, rappresenta un attacco intollerabile alla professionalità e alla sicurezza degli operatori del settore.
L’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Salerno si unisce alle richieste di giustizia e sicurezza per i colleghi coinvolti, rinnovando l’impegno a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sull’importanza del ruolo del medico veterinario nella tutela della collettività. «Non possiamo permettere che episodi di questo genere restino impuniti o che si crei un clima di paura per chi, con serietà e competenza, svolge il proprio lavoro al servizio della comunità», ha concluso il Presidente Paciello.