Salerno: cane abbandonato, ritrovato a Torrione
Erano circa le 11.00, quando passeggiando sul lungomare di Torrione vedo un cane dal volto impaurito, occhi tristi che ricercava una carezza perché molto verosimilmente era stato abbandonato considerato che era provvisto di collare ma senza medaglietta di riconoscimento. Accanto al cane, tre persone di grande sensibilità tra cui il mio collega d’ufficio Giulio De Felice, il signor Mezzomo Fulvio ed una signora che, si stavano prodigando prima a mettere in salvo il cane da morte sicura, in quando con il traffico intenso l’animale, impaurito attraversava ripetutamente la strada. Nelle tre persone, ho intravisto un’intesa, uno cercava di metter in salvo il cane, uno telefonava polizia municipale per richiedere un intervento e la signora con tanto affetto l’accarezzava per fargli sentire quel calore umano di cui probabilmente aveva bisogno. Dopo circa 10 minuti, la polizia municipale è intervenuta ed anche vigili tra cui una donna con grande sensibilità accarezzavano il cane e nel contempo cercavano di rintracciare qualche veterinario dell’Asl o associazione che potesse intervenire. Il Signor Fulvio, abitante nella zona allontanatosi è ritornato dopo pochi minuti con croccantini ed una bottiglia d’acqua. Il povero cane, scodinzolava era felice poteva finalmente bere ed in pochi secondi si è dissetato con oltre un litro d’acqua e mangiato. Nel frattempo, tanta gente che era in spiaggia è salita sul lungomare per manifestare la loro rabbia, amarezza, disappunto nei confronti per quelle persone che si sono rese capaci di commettere quel simile reato l’abbandono del cane forse per trascorrere in tranquillità una giornata al mare. L’abbandono del cane, oltre a rappresentare una morte sicura per lo stesso rappresenta un pericolo per gli automobilisti quindi i proprietari commettono un duplice reato abbandono di animali ed attentato all’incolumità dei cittadini che per un qualsiasi evento possano venire a contatto con queste povere vittime abbandonate.. Proseguendo, la polizia municipale dopo tanti e vani tentativi di interessare vari Enti, alle ore 12.30 circa, sono stati costretti anche a causa della folla di persone che si era creata acconto al povero cane, a farlo salire, sul sedile posteriore della loro auto e portarlo via. Ora, mi domando: siamo una città europea, civile e preso atto che sappiamo che nel periodo estivo vi sono persone incivili che abbandonano gli animali per non compromettersi la tintarella, perché non organizzare un servizio di reperibilità pronto ad intervenire 24 ore al giorno ?. In conclusione, la scena che ho vissuto oggi è riprovevole per una città che si definisce civile ed europea ed invito le istituzioni a fare campagne di sensibilizzazione e sanzionare penalmente ed amministrativamente coloro che si rendono colpevoli di questo orrendo reato di abbandono.
Gentilissimo Signor Barletta, trovo il Suo articolo veramente bellissimo. La piaga dell’abbandono degli animali purtroppo è sempre presente nel nostro Paese, ogni estate si ripresenta puntuale. E’ stato bello poter leggere che a Salerno vi sono tante persone buone che hanno dedicato tempo e cure verso il cagnolino abbandonato. Anche qui in riviera ci sono persone che si prendono cura degli animali abbandonati e di quelli randagi, ma ci sono tante altre che non si fanno scrupolo di prendere a male parole coloro che si prodigano in tal senso. Nella cittadina in cui viviamo, con velleità di definirsi anch’essa civile ed europea, esattamente due anni fa venivo minacciata di ricevere una denuncia per violazione di domicilio per aver raccolto due gattini feriti che si erano rifugiati sotto l’auto di un mio condomino, la violazione consisteva nell’essere entrata sul parcheggio del vicino delimitato da alcune righe gialle per giunta tracciate arbitrariamente. Questo è solo un esempio, tra i più pesanti certo, ma non un fatto isolato. Questa è la civilissima Liguria!!!
Complimenti vivissimi per l’articolo, cordialmente.
Giovanna Rezzoagli
Peccato. peccato veramente che devo per forza intervenire in un argomento che avrei voluto lasciare alle mie spalle per il resto dei miei giorni rimanenti della mia vita.
( Stavo appena rivedendo il mio secondo quaderno della ” Bacheca dei ricordi” quando , all’improvviso , è sparito tutto dai documenti e d ora sono costretto a riscrivere il racconto daccapo).
In tale quaderno dei miei ricordi vi è scritto, appunto, un triste episodio accadutomi ben quaranticinque anni orsono, e guarda caso, accadde proprio a Torrione:
Dopo una serie di lunghe e difficili traversie accanitesi sulla mia povera pelle negli anni prima del ’65, e in seguito a clamorosi episodi accaduti dopo il mio rientro in Italia, dovetti , per sopravvivere, accettare un mestiere di benzinaio notturno sulla salita che porta all’autostrada salerno-Napoli. Avevo un ‘auto cinquecento scappottabile e, una notte, tornando dal lavoro. proprio nella curva della Polveriera di Torrione, un incivile proprietario di un cane gigande e robusto lo lasciò la bestia a scorazzare liberamente in tale pericolosa curva. Cercai a tutti i costi di salvare la povera bestia, ma ebbi la peggio, tanto è vero che l’auto scoperta dopo aversi accappottato per ben due volte , finì contro un albero.Era di notte ed ero solo, ma un “benedetto ” prete della vicina chiesa, essendo ancora sveglio, chiamò immediatamente i carabinieri che accorsero quasi all’istante, Avevo avuto una contusione grave al cranio e me la cavai con alcuni punti di saturazione. Tale incidente mi rovinò la vita per sempre. La storia è lunga e non posso raccontarla in poche righe, anche perchè non voglio rovinare la futura lettura alla carissima dottoressa Rezzoagli quando gli giungerà il secondo quaderno della mia storia. Cordialità.