Tempo d’esami

Giovanna Rezzoagli

Per tanti ragazzi, lunedì 14 giugno sarà un giorno da ricordare. L’emozione di affrontare il primo esame, in genere, è tanta. Dopo l’abolizione degli esami al termine del ciclo scolastico elementare, quelli al termine della terza media rappresentano il primo vero momento di confronto con la propria capacità di presentarsi e di rappresentarsi. Sottoposte al giudizio delle commissioni non solo il grado di preparazione raggiunto dagli studenti o le nozioni apprese, ma anche il modo di esprimerle, di collegarle, di sintetizzarle. Potrà sembrare di poco conto, ma anche il modo di presentare la propria persona è elemento da non trascurare. Se è vero che l’abito non fa il monaco, è altrettanto vero che l’immagine che si propone di se stessi condiziona in modo significativo l’impressione che di noi si creano le persone con cui interagiamo. Ciò vale sempre, in ogni contesto, per adulti e ragazzi, in tempo d’esami vale particolarmente. Allora via con alcuni suggerimenti professionali che mi permetto di porgere all’attenzione di chi, a partire da domani, si cimenta con questa realtà. Fermo restando che ogni giovane a tredici-quattordici anni possiede una propria personalità ben definita che è bene sia espressa liberamente, alcuni elementi che parlano della propria personalità vanno attentamente valorizzati per essere “colti” al meglio da chi osserva. Primo e importante aspetto cui porre attenzione: l’abbigliamento. No a capi di abbigliamento troppo eleganti: non si è ad una cerimonia. No a capi di abbigliamento troppo casual: non si è in spiaggia o ad una festa tra compagni. Si a magliette a maniche corte, pantaloni leggeri, jeans, camice fresche, scarpe da ginnastica. No a pantaloncini corti, bermuda, minigonne, canotte, giacca e cravatta, camicette “vedo non vedo”, infradito, sandali. Si a colori chiari o pastello, ma anche il nero è perfetto. No a colori troppo accesi, camice hawaiane o similari. Attenzione agli accostamenti, dicono di voi molto più di ciò che potreste mai immaginare: color oro e colore nero assieme vanno benissimo, indicano prestigio, colore giallo associato al nero ricordano istintivamente un pericolo, meglio, molto meglio evitare. L’azzurro ed il blu vengono associati al concetto di pulizia ed esprimono serietà, sono perfetti addosso ai più vivaci come indossati dai più tranquilli. Almeno per i prossimi esami, niente provocazioni, via i capelli che coprono gli occhi, i ciuffi fucsia e le creste tipo galletto: l’attenzione degli esaminatori, specie in sede di esame orale, deve essere concentrata su di voi, gli occhi parlano moltissimo. Allora occhio…agli occhi: importante cercare di guardare negli occhi il proprio interlocutore senza abbassare lo sguardo, via occhiali da sole e niente trucco tipo Jolly Joker, vi camuffereste e nient’altro. La tensione gioca bruttissimi scherzi, specie in piena tempesta ormonale: si ai deodoranti a lunga durata ma no, proprio no, a profumi tipo “Femme fatale” o “Uomo che non deve chiedere mai”, infastidiscono. No a chewing gum e assolutamente no a sigarette: i primi arrecano grave danno all’immagine di sé, le seconde  danneggiano gravemente e irrimediabilmente la salute. No ad atteggiamenti tipo “primo della classe” o “ultimo incompreso”: la spontaneità premia sempre (almeno dovrebbe). Cercate di sorridere, di parlare con tono di voce non troppo alto e non troppo basso. Cercate di essere assertivi quando vi esprimete: no ai “potrei”, “desidererei”, apparireste troppo insicuri, no ai “voglio”, apparireste troppo spavaldi. Infine attenzione agli intercalare: no ai vari “praticamente”, “un pochino”, “forse”, “allora”, “ecco”. Ultimissima “dritta”, la più importante di tutte: l’esame è un momento importante, ma non è la vostra persona in quanto tale ad essere esaminata, è il vostro bagaglio culturale e il vostro modo di presentarvi che verrà valutato. La vostra persona è unica, irripetibile, e preziosa, mai nessuno potrà mettere sotto esame la vostra essenza.