U.N.A.DIR. sull’abolizione dei Prefetti
Recentemente l’on. Enrico Letta ha sostenuto l’urgenza dell’abolizione dei Prefetti. A riguardo, il segretario nazionale dell’U.N.A.DIR., in sintonia con il vice Prefetto Ingenito ha ritenuto di rispondere al parlamentare: il Segretario Nazionale dell’Unadir, sindacato che tutela la categoria dei dirigenti prefettizi e contrattualizzati, dichiara, considerata la dignità che il ruolo prefettizio deve rivestire, di essere disponibile allo stato attuale, rebus sic stantibus, all’abolizione dei Prefetti, in virtù del fatto che la categoria rifiuta l’utilizzo di Prefetti come “tappabuchi” o, ancora peggio, come asserviti ai voleri di questo o di quel politico di turno, che fa del proprio ruolo un centro di interessi e di affari. È con altrettanta fermezza che l’ UNADIR rivendica l’appartenenza della categoria prefettizia al cuore dell’apparato amministrativo e che, nell’esercizio di funzioni di Governo sul territorio, disconosce l’arbitrarietà e l’illegittimità di coloro i quali pur chiamati a dare gli indirizzi non svolgono correttamente il proprio ruolo, laddove esso risulta improntato alla violazione delle norme e, quindi, a discapito della legalità. È arrivato il momento di fare un’autocritica all’interno della categoria prefettizia, nel cui ambito taluni hanno gravi responsabilità per aver contribuito al decadimento dell’istituto stesso, in cambio di carriere rapide, mentre altri colleghi sono vittime di mobbing. Noi dell’UNADIR abbiamo pagato e continuiamo a pagare un prezzo alto per aver interpretato correttamente il ruolo istituzionale, così come tracciato dalle norme e da una lunga tradizione connotata da prestigio conquistato con l’impegno e la probità dei comportamenti. Il ruolo, già egregiamente svolto in passato da Prefetti autorevoli, è esercitato con altrettanta correttezza anche oggi da quei colleghi che, interpretando correttamente la funzione svolta, riescono a ben conciliare le direttive del Governo con l’autonomia delle funzioni amministrative da svolgere nell’interesse prioritario dei cittadini. Siamo ancora in attesa di capire la ratio del mancato scioglimento per infiltrazioni criminali del Comune di Fondi, illegittimo, così come illegittime sono da considerare le successive elezioni. La reiterata richiesta di scioglimento di quel Comune da parte del Ministro dell’Interno per infiltrazioni criminali, non è stata accolta. E’ un grave atto di irresponsabilità politica e noi dal basso vogliamo una motivazione plausibile, qualora se ne possa inventare una accettabile. Noi dell’UNADIR ci sentiamo indignati e desideriamo prendere le distanze da quei politici che hanno rigettato le reiterate richieste di scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni criminali avanzate dal Ministro dell’Interno Maroni. Il problema nodale è la grave crisi di identità della categoria prefettizia, ma l’UNADIR non intende addebitare le responsabilità solo a certi politici strumentalizzati ma anche a nostri stessi colleghi che, per l’ambizione sfrenata, si sono trasformati da servitori dello Stato a longa manus di questo o quel governante, stravolgendo il proprio ruolo istituzionale. On. Letta è vero che taluni prefettizi possono essere scomodi, come gli iscritti all’UNADIR e come qualche Prefetto legittimista defenestrato. Se si vuole continuare ad assistere a questo scempio di illegalità, comprendiamo bene come taluni Prefetti possano risultare scomodi. Va bene il federalismo ed in questo il ruolo del Prefetto deve essere di corretta interpretazione della trasformazione in atto, non va bene l’uso distorto del ruolo del Prefetto. Noi vogliamo e confidiamo nella verità sugli omicidi di mafia che hanno visto vittime autorevoli in quegli uomini che si sono prodigati per riportare la legalità in contesti fortemente inquinati.Cari colleghi, invece di pubblicare articoli non firmati uscite allo scoperto, perché così non date una buona immagine della categoria! Poi non preoccupatevi solo delle mortificazioni economiche o del rinnovo del contratto! Noi dobbiamo preoccuparci della lotta alla criminalità con la necessità di far stanziare fondi per le forze dell’ordine, dobbiamo preoccuparci di poter consentire le intercettazioni per lottare le mafie , la criminalità organizzata! Diversamente continueremo a trovarci di fronte a Prefetti che dichiarano l’esistenza di infiltrazioni criminali sul territorio di riferimento ed altri che, pure sullo stesso territorio, invece, trascurano di dire che la criminalità dilaga! Siamo ad un bivio e noi dobbiamo ribadire che il nostro ruolo è nodale e determinante per la legalità.. Noi dell’UNADIR continueremo a lottare per la legalità e per il corretto e trasparente esercizio dell’incarico istituzionale. Vogliamo riappropriarci di quella dignità perduta e rivendicare una posizione su tematiche molto più rilevanti di quelle riguardanti il rinnovo del contratto. Il vero problema è che molti colleghi sono ”silenti” su tematiche scottanti in nome di un quieto vivere miope che consentirà, sempre più spesso, a critici malevoli e prevenuti, di affermare l’inutilità dell’istituto prefettizio. Come Segretario dell’UNADIR firmo e mi prendo le responsabilità di quanto affermato, associandomi alle dichiarazioni del Segretario Nazionale dell’associazione dei funzionari di Polizia dr. Letizia e del Segretario Nazionale UGL Ministeri Paola Saraceni. Mi associo, inoltre, in pieno, alla Presidente di Confindustria Marcegaglia che sta facendo della lotta alla criminalità uno dei principali obiettivi. Siamo convinti che solo con l’unione delle forze possiamo uscire dal buio tetro che ci circonda, per dare ai giovani la possibilità di accedere quanto prima al mondo del lavoro e per arginare il fenomeno della disoccupazione, preoccupandoci di rimettere in moto l’economia a beneficio di tutti, ma in particolare modo delle categorie più deboli verso le quali l’UNADIR è particolarmente sensibile. Onorevole Enrico Letta spero di essere stata chiara: o riconoscimento e rafforzamento del ruolo del Prefetto oppure ben venga la nostra eliminazione, a condizione di evitare gli ibridi che non ci appartengono, questi li lasciamo ad altri! Noi dell’UNADIR rivendichiamo la nostra autonomia e come espressione del Governo centrale sul territorio siamo disposti a recepire solo direttive che non confliggano con la legalità, con la trasparenza e con il rispetto della Costituzione!
Roma 15 giugno 2010
Il Segretario Dell’UNADIR
V. P. Maria Rosaria Ingenito