Atrani: posa antica porta bronzea di S. Salvatore
Sabato 19 giugno, alle ore 11 in piazza Umberto I ad Atrani, si svolgerà la cerimonia ufficiale di collocazione ed apertura dell’antica porta bronzea di S. Salvatore de Birecto, nella millenaria chiesa dove, secondo la tradizione avveniva l’investitura del Duca di Amalfi. La cerimonia si svolgerà alla presenza del Sindaco di Atrani, Nicola Carrano, del parroco di Atrani, don Pasquale Imperati, del neo eletto Assessore alla Cultura del Comune, Michela Mansi, dei rappresentanti delle Soprintendenze B.S.A.E. e B.A.P., Lina Sabino e Rosalba De Feo, direttori dei lavori di restauro della chiesa di san Salvatore de’ Birecto e di tutti i cittadini atranesi. La porta, che risale al 1087, rientra nella chiesa dopo circa un ventennio, dopo i lavori di restauro che hanno portato il capolavoro bronzeo in mostra a Siviglia, a Salerno ed a Londra. In particolare nella capitale inglese la porta è stata visitata da oltre 340.000 persone. “La porta – spiega Lina Sabino – è stata restaurata nel 1990 da Sergio Angelucci, uno dei massimi esperti italiani di restauro dei bronzi. Esposta al padiglione italiano dell’Expo Universale di Siviglia del 1992, dopo di allora è rientrata ad Atrani e collocata all’interno della Collegiata di Santa Maria Maddalena. Nel dicembre del 1992 le è stata dedicata una mostra-convegno dal titolo Dietro la porta, tenutasi ad Atrani. Nell’aprile del 2009 è stata inserita nel progetto XI settimana della cultura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed esposta nella cappella del Museo Diocesano di Salerno, all’interno dell’imballaggio realizzato per il trasporto, per sottolineare il carattere di transito dell’esposizione che tra l’altro offriva l’occasione di confronto con l’altra porta, coeva, collocata a poca distanza, all’ingresso del Duomo di Salerno. Da allora la visita alla porta è stata consentita in tutte le manifestazioni che sono state realizzate dalla Soprintendenza B.S.A.E di Salerno”. Il monumentale manufatto costituisce uno degli esemplari artistici che, grazie alla munificenza di committenti amalfitani, furono collocati, nell’arco di circa trent’anni, in cinque luoghi sacri: ad Amalfi (1057) e ad Atrani (1087), nel cuore del Ducato; a Montecassino (1066), centro del potere benedettino; a S. Paolo fuori le mura (1070), basilica pontificia; a Monte S. Angelo sul Gargano (1076), santuario caro ai Normanni. Realizzata secondo uno schema comune anche alle altre tre porte bizantine che si conservano in Italia – una nella cattedrale di Salerno, le altre due a Venezia in San Marco, – fu donata, in origine, alla chiesa di San Sebastiano, sempre ad Atrani e trasferita, in un tempo imprecisato, nella chiesa di San Salvatore de’ Birecto.