L’angolo della poesia: la fine di un inizio
Lei con il suo doppio abito è lì stretta incredibilmente stretta
ed aspetta di essere afferrata. Voglia esasperata di tirarla fuori è in me.
Presa, afferrata tra le labbra è lì accesa in tutta la sua maestosità.
La aspiro, la palpo tra le labbra e assaporo l’essenza. Gesto quotidiano di una vita, una vita che può essere spezzata da quel gesto inconsapevole. Bolle indelebili di fumo bianco mi inebriano, fantasticherie percettibili si snodano nella mia mente. Appagato, consapevole e inconsapevole schiavo di un incredibile gesto meccanico. Vita, Vita, Vita blocco insensato di una vita. Paradisi terrestri, visioni irreali si insidiano da quel semplice gesto. Aspiro, respiro sogno irreale. Lei lentamente è quasi alla fine, una fine che può essere un nuovo inizio per me. Respiro, respiro aria benefica, aria pulita, aria di amore per me. Non più bolle di fumo ma, solo arcobaleni. Vita, Vita, Vita respiro e aspiro la mia vita. Strada persa nella nebbia strada ritrovata dalla luce di un arcobaleno. Cicca centra il tuo cestino io centro la mia vita illuminata dal mio arcobaleno. Vita spezzata da un incontrollabile e inutile gesto, vita ritrovata……….