Baronissi: Pd, Rocco sull’uscita del Comune dal Consorzio Farmaceutico e sul rischio di 10 posti di lavoro ed una penale milionaria

“Anche se assente per motivi personali mi corre l’obbligo di denunciare, quanto è stato perpetrato lunedì 21 giugno alle spalle degli ignari cittadini di Baronissi”. È con questo breve inciso, che contattato telefonicamente, il Capogruppo del Pd al Comune di Baronissi Antonio Rocco ha voluto esternare tutta la sua contrarietà. Nel merito afferma “va di scena in Consiglio Comunale un’altra puntata delllo squallido teatrino dei pupi a Baronissi. Cirielli ordina, Moscatiello esegue. Con un ordine del giorno monotematico allestito dal “quasi –  decaduto” Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Landi, viene messa ai voti la proposta del Sindaco traditore di uscire dal Consorzio farmaceutico che gestisce la avviatissima farmacia comunale. Motivo? Un capriccio: non è riuscito a ottenere un posto, da lui “molto caldeggiato”, per un suo uomo (o donna?) all’interno del Consgilio di Amministrazione del Consorzio, ergo: muoia Sansone con tutti i Filistei. Ma in questo caso i Filistei, ancora una volta, sono gli ignari cittadini di Baronissi e i giovani lavoratori del territorio. Il Presidente del Consorzio ha già infatti reso noto che le conseguenze per il Comune di Baronissi saranno disastrose: la perdita di molti posti di lavoro, perchè la fuoriuscita di un Comune socio innesca l’inevitabile esubero di personale, ed il pagamento di un “conto” salatissimo. Lo Statuto del Consorzio prevede che un Comune che voglia recedere dallo stesso debba riconferire la quota sociale (circa 70.000 euro) e risarcire il danno creato dalla stessa fuoriuscita così come esplicitamente prevede l’articolo sul recesso , danno che ammonterebbe sicuramente a diverse centinaia di migliaia di euro. In più è già stato preannunciato dal Presidente del Consorzio ricorso al T.A.R. avverso l’eventuale delibera. Chi paga, si chiederanno i cittadini? Chiedetelo ai consiglieri che hanno votato a favore dell’allucinante proposta”. Continua Rocco “il sindaco e i suoi neoalleati rispondono: per ora usciamo dal consorzio, poi si vedrà”. Amabilmente i miei amici e colleghi di opposizione – conclude Rocco – “hanno abbandonato l’aula decidendo di non votare l’ordine del giorno e prima di andare via dall’aula hanno fatto richiesta di inviare l’atto di recessione del Comune dal consorzio alla Procura e alla Corte dei Conti”.