Clemente Mastella, candidato alle europee con il Pdl
Dove va l’Edeur, dopo le reiterate dribblate? Dov’è andato il suo leader Clemente Mastella! Probabilmente a …farsi benedire in Vaticano, lui vecchio seguace della balena bianca, per ottenere quello scanno che gli apparteneva da guardasigilli. Perso per coerenza, come lui stesso ha dichiarato da più di un’emittente televisiva, assurgendo a martire della giusta causa italiana. Lui, giustiziere di se stesso. Tanto tuonò, che piovve. Ed ora, l’accordo siglato dai vertici del Pdl, nel summit in Capitale tra gli esponenti delle Forze del centro-destra. Mastella correrà nel Pdl per le europee. Finalmente L’Udeur troverà pace, lo si spera. Non s’è ancora ben capito se il sindaco di Ceppaloni smobiliterà, per l’occasione, le truppe mastellate o se invece non sarà il suo stoicismo a fargli da padrone. Una famiglia scissa, con la moglie, first lady regionale, ancora in quota bassoliniana! C’è da aspettarsi di tutto, a furor d’urne. Specialmente quando queste sanno tanto di rimescolamento. E Mastella, alla fine ha trovato quella panchina che cercava. Da franco tiratore ad un Prodi annaspante, non poteva esserci che la lauta ricompensa! La sinistra allo sbaraglio, in cerca ancora di un leader che non finisca per perdere le redini delle responsabilità coalizzative, lo guardava di sbieco. Un alleato, spina nel fianco di un Governo che voleva a tutti i costi dimostrare al cavaliere, come si possa saper tenere il Paese, reduci dalle stanze di Bruxelles. Ed invece, la buccia di banana mastelliana. Ora tutto da reindirizzare e da ampliare nella falange del Campanile, un tempo accesamente sostenuto della sinistra. I cambi di casacca, ormai non fanno più specie. L’Italia è abituata al fuggi fuggi generale, quando la squilla elettorale chiama alla poltrona o quando il piatto è troppo ghiotto, da non prediligere le lenticchie di Esaù. E Mastella, grazie anche ai manicaretti della moglie…è un buongustaio!
Bene ora si può partire con Cirielli Presidente. Mancava solo Mastella ed i Mastelliani, sono arrivati ora via. Non manca più nulla. Dobbiamo solo aspettare De Mita, ed il quadro del cantro sinistra sarà completa. Ed io della destra di Storace a chi dovrei votare? Lo chiedo a Voi
gentile lettore, la ringrazio dell’attenzione al nostro quotidiano, che non è uno sterile contenitore di news, come lei ben legge, ma un andare al di là dei fatti. D’altronde le visite così copiose, lo attestano. Ognuno vota come e quando chi crede. E se non crede più in alcuno, allora se ne rimane in disparte, perdendo il proprio diritto democratico. Questo è il guaio! Ognuno va a destra ed a sinistra con molta disinvoltura nel nostro Paese. L’ideologia, quella che un tempo abbarbicava ad una linea politica, appare sfumata. Si confonde. Il personalismo, l’individualismo, governano. Programmi ed idee sono ventilati da destra e da sinistra, senza più una netta divaricazione. Ciò sbanda senza dubbio l’elettorato. Ma se sono confusi prima gli autori, di questa politica di casa nostra, come poter essere referenziali per gli altri? Cordialmente il dir. resp.