Baronissi: Napolitano conferisce il titolo di Città
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, su relazione del ministro degli Interni Roberto Maroni, ha ufficialmente concesso al Comune di Baronissi il titolo di Città. Il decreto è stato approvato lo scorso 7 maggio, a distanza esatta di un anno dalla richiesta inoltrata con delibera n.93 dal commissario straordinario in carica. «La concessione di questo titolo è per la nostra comunità motivo di orgoglio e di gioia – dichiara il sindaco Giovanni Moscatiello – le motivazioni sono chiaramente espresse e delineate nella corposa relazione del ministro Maroni che tratteggia con dovizia di particolari gli aspetti peculiari del nostro territorio. A partire dalla storia e dalla sua eredità, sino ad arrivare alla rete culturale intessuta in questi anni. Baronissi merita pienamente il titolo di città, anche alla luce delle misure di sviluppo e crescita ancorate al progetto di “Città dei Giovani e della Medicina”. Essere città consolida altresì – conclude Moscatiello – l’identità storica di una comunità che sa riconoscere le sue radici, sa custodire, tramandare e valorizzare le sue tradizioni, sa proiettarsi verso la modernità senza tranciare il cordone ombelicale che le lega alla storia». Di seguito i passaggi salienti delineati nella relazione del ministro Maroni: Baronissi ha una storia antichissima, testimoniata dai numerosi reperti archeologici osco-sanniti, greci ed etruschi rinvenuti in questo territorio. La vera e propria fondazione del comune risale all’Alto Medioevo, ad opera di alcuni abitanti di Salerno rifugiatisi a Baronissi per sfuggire alle incursioni barbariche. Si edificano le cosiddette “Case” che prendono l’appellativo delle famiglie dominanti (Casa Napoli, Casa Farina, Casa Siniscalco ed altre) e che formano a loro volta il “Casale” che rappresenta non solo un insieme di rioni e contrade, ma costituisce il nucleo dell’amministrazione pubblica. In questa giurisdizione nasce la cosiddetta “Università”, intesa come unità amministrativa locale del sistema feudale avente una sua propria autonomia. Nel Medioevo è provata l’esistenza di diverse “Università” quali Baronissi, Saragnano e Sava. Sono da segnalare dal punto di vista storico-architettonico: il complesso di Villa Farina, risalente alla seconda metà del secolo scorso, con annesso parco di 15mila metri quadri, ricco di alberi secolari, considerato l’ambiente botanico più ricco della valle dell’Irno ed il convento della SS. Trinità, fondato in epoca francescana, arricchito nei secoli di pregevoli opere artistiche e nella cui biblioteca sono conservati 7mila volumi, tra cui i pregiatissimi 9 corali miniati del ‘700. Diverse sono le chiese storiche e, tra queste, la chiesa di S.Pietro e la chiesa del SS. Salvatore, secentesca, da dove si snoda un percorso, la “passeggiata del SS. Salvatore”, che attraversa gli antichi borghi e casali. Dal punto di vista paesaggistico è da menzionare il Parco Naturale “Diecimare”, prima area istituita dalla Regione Campania, dal 1993 facente parte delle 80 oasi e riserve del WWF. Il comune dispone di numerose strutture fruibili dalla comunità: sono presenti scuole, tre centri sociali, un palazzetto dello sport, oltre ad impianti sportivi polivalenti ed un anfiteatro che ospita eventi di carattere socio-culturale. Di grande rilievo: il polo culturale “Astrolabio” che svolge un ruolo notevole nella promozione di varie attività artistiche, la Bibliomediateca comunale “Peppino Impastato”, la Casa della Poesia ed il F.R.A.C. (Fondo Regionale d’Arte Contemporanea) che ha ricevuto, nel 2005, un prestigioso riconoscimento da parte del Formez-Dipartimento Funzione Pubblica per il significativo apporto nella gestione dei beni e delle attività culturali.