Salerno: Celano risponde all’assessore Picarone sotto “il sole”
Anche l’unico altro esposto presentato dallo scrivente alla Corte dei Conti, relativa agli stipendi dei dipendenti, fu liquidato da qualche “sapientone” di Palazzo di Città con superficiale ironia e fu sintetizzato con lo slogan: “fumo e bugie”….I risultati poi sono si sono visti ed il fumo si è trasformato in un risarcimento oneroso a danno degli Amministratori del Comune di Salerno “deliberato” dalla Magistratura Contabile. Il tentativo di Picarone di giustificare una insolvenza ormai atavica dell’Ente e di “sminuire” i fondati e comprovati rilievi esposti in una dettagliata relazione inviata al Procura Generale della Corte dei Conti, appare goffo e sinceramente assai poco incisivo, dimostrando una imbarazzante confusione sia sotto l’aspetto politico che, soprattutto, dal punto di vista meramente tecnico. La correttezza contabile dei bilanci del Comune di Salerno e delle sue partecipate, del resto, sta “venendo alla luce” tanto da aver, in qualche caso, indotto perfino valenti professionisti Salernitani a declinare l’incarico in ben remunerati consigli di amministrazione! L’arrogante risposta dell’Assessore e l’incredibile ed inverosimile pochezza tecnico-contabile delle motivazioni addotte a giustificazione delle poste contabili contestate dall’opposizione, rendono ancor più fondate le “convinzioni” che hanno indotto diversi consiglieri comunali a rivolgersi alla Magistratura contabile. La sconvolgente disinvoltura con cui l’Assessore al Bilancio parla di compensazioni di poste contabili, di mancata eliminazione di residui compensata con sanzioni “non considerate” nel conto consuntivo (forse, guarda caso proprio dello stesso importo dei crediti che andavano eliminati?), di residui attivi appostati in bilancio non corrispondenti ai titoli giuridici su cui andrebbe, invero, quantificato il credito da riportare, è la più chiara dimostrazione del dilettantismo e dell’improvvisazione con cui si redige un conto consuntivo e dell’approssimazione con cui si procede al riaccertamento dei residui, fase antecedente ed indispensabile alla formazione del prospetto contabile. Le banalità con cui si tentano di motivare le divergenze tra gli importi dei residui attivi riportati nel Titolo VI delle Entrate ed i residui passivi riportati nel Titolo IV fanno, invece, perfino “cadere le braccia”. E’ evidente, infatti, che vi è una discrasia temporale tra il momento del pagamento di contributi e ritenute ed il mese in cui i relativi importi si trattengono ai dipendenti (ciò avviene solo per il mese di Dicembre!), ma certo non può comprendersi la notevole divergenza esistente tra i residui riportati per esercizi addirittura antecedenti al 2005. Cosa intende dire l’Assessore che il Comune, forse, non ha mai versato perfino ritenute e contributi relativi ad annualità assai pregresse? Le dissertazioni sulle posizioni debitorie, poi, non meritano nemmeno commento….La “congruità” o meno dei residui passivi appostati nel rendiconto saranno certamente oggetto di particolare attenzione degli ispettori contabili del Ministero dell’Economia e della Procura Generale della Corte dei Conti. In attesa delle valutazioni dei Revisori, procederemo, con piacere, ad inoltrare alla Corte dei Conti anche il comunicato del dott. Picarone (che sotto l’aspetto tecnico potrebbe essere facilmente confutato perfino da un diplomando in “ragioneria”!), che rappresenta la prova più evidente e la più reale testimonianza dell’aleatorietà dei valori presenti in consuntivo e di come l’Amministrazione “proceda” nell’intento di far “bilanciare” conti che non quadrano!
Roberto Celano – Consigliere Comunale Pdl
Spero che Il prof. Dantonio insegni storia e giografia e non la ragioneria. Non sa ilb professore che le ritenute erariali e previdenziali trattenute ai dipendentisi pagano entro I’ll giorno 16 del mese successivo? E poi si meraviglia che si parli di un controllo della Corte dei Conti e degli ispettori del Ministero. Ma se e’ stato presentato un esposto alla Corte dei Conti ed una interrogazione parlamentare al Ministero dell’economia chi sara’ mandato a controllare I residui, I’ll prof. Dantonio forse? Al sig. Luca, poi, dico che condivido, se rispondono al vero le considerazioni sulla multiservice ma la discrasia tra i residui del titolo VI e IV puo’ essere limitata all’ultimo esercizio ma non a cinque o sei esercizi precedenti altrimenti vi e’ qualche anomalia. Un revisore dei conti
alfredo chi? c’è l’ano? lo invito ad un pubblico confronto quando gli fa comodo e lo invito a presentarsi con un curriculum professionale come io farò.