Mercato San Severino: esondazione fiumi, risoluzione

Arriva la soluzione rapida e definitiva all’esondazione dei fiumi che attraversano il territorio comunale di Mercato S.Severino.Nemmeno il tempo di valutare i danni causati dagli straripamenti dei torrenti Calvagnola e Solofrana, fuoriusciti dagli argini nella notte tra venerdì e sabato scorsi a Mercato S.Severino e nella frazione S.Angelo, che l’Assessore Regionale all’Ambiente e Sindaco della Città, Giovanni Romano, ha convocato, nella mattinata di lunedì, i rappresentanti degli Enti competenti in materia per la soluzione del grave problema.”Sono soddisfatto” -dice Romano – “per quanto è stato concordato, ma, chiedo con decisione il rispetto degli impegni assunti in tempi brevi. Non è più tollerabile alcun ritardo, data la gravità della situazione e la perfetta conoscenza delle cause che li hanno originati. E’ tempo di passare ai fatti, mancando i quali si procederà con ogni azione ritenuta opportuna per la tutela degli interessi di una Città e dei suoi cittadini (soprattutto gli operatori economici) che sono stanchi di dover pagare per responsabilità e colpe di altri. Presso l’Assessorato Regionale alla protezione civile ed alla difesa del suolo della Regione Campania, Romano ha incontrato: l’Assessore Regionale Edoardo Cosenza, Italo Giulivo, Dirigente Regionale del settore Genio Civile di Salerno, rappresentanti dell’Autorità di Bacino del Sarno, del Consorzio di Bonifica Integrale del comprensorio del Sarno, del Comune di Fisciano e del Comune di Mercato S.Severino.“Dopo lunga ed articolata disamina delle problematiche illustrate dal Comune di Mercato S.Severino – spiega l’Assessore Regionale all’Ambiente e Sindaco di Mercato S.Severino,  Giovanni Romano – si è convenuto quanto segue:  il comune di Fisciano si attiverà immediatamente, sotto il controllo e d’intesa con il Genio Civile di Salerno, per avviare le procedure che dovranno portare alla definitiva rimozione del ponte sul torrente Calvagnola, causa principale del disastro che ha interessato il Capoluogo nella notte tra venerdì e sabato; il Consorzio di Bonifica avvierà immediatamente la procedura per la progettazione di una vasca di laminazione a valle dell’area dell’Università di Fisciano per la riduzione della portata idrica del torrente Calvagnola, d’intesa con la stessa Università; il Genio Civile attiverà immediatamente le procedure per la realizzazione dell’area golenale di Via Torrione a S.Angelo, per limitare la portata delle piene del torrente Solofrana a protezione della frazione S.Angelo; l’Autorità di Bacino del Sarno  provvederà in pochi giorni a dare il nulla-osta per la riduzione della portata in uscita della vasca di laminazione di Acigliano-Pandola, così come richiesto dal Comune e autorizzato dal Consorzio di Bonifica; la Regione Campania si è impegnata, compatibilmente con i problemi finanziari attuali, a reperire le risorse necessarie alla realizzazione delle opere individuate come necessarie. Ringrazio l’Assessore Eduardo Cosenza e le strutture regionali per la tempestività con cui è stata organizzato l’incontro di lunedì.In tal senso vigileremo – conclude Romano – affinché, nei prossimi giorni, si concretizzi quanto concordato. In ogni caso, si provvederà ad inoltrare formale esposto alla Procura della Repubblica per l’accertamento di eventuali responsabilità. Chiedo anche il riconoscimento dello stato di emergenza per la copertura integrale dei costi già sostenuti e per il risarcimento dei danni a chi li ha subiti”.

 

3 pensieri su “Mercato San Severino: esondazione fiumi, risoluzione

  1. Egregio Direttore , il problema delle esondazioni nella citta´ di Mercato San Severino non e´ di oggi, negli anni col crescere della cementificazione i prblemi del torrente calvagnola e Solofrana sono aumentati, perche´? Seguamio il corso della crescita urbana del territorio lungo i margini della cavagnola e della solofrana, i vari interventi e modifiche apportate al letto dei torrenti, principalmente a monte e a valle del comprensorio della nostra cittadina. Come dice il nostro Sindaco uno dei punti per risolvere il problema e´ l’eliminazione del ponte sotto accusa, un altro dei punti e´che il torrente in alcuni punti del suo corso, proprio alla frazione Sant’Angelo, in particolare in una curva percorsa dal corso dell’acqua, curva del letto del fiume che all’inizio degli anni “90 , ha subito una modifica, che non ha rispettato la portata dell’acqua e quindi “STROZZA” ED ESONDA. All’epoca di tali lavori al torrente effettuati da una ditta del casertano, come pure molti altri lavori pubblici a Mercato San Severino,il nostro Sindaco Romano non era ancora stato eletto.il mio commento e´ volto a far presente all’attuale amministrazione di Mercato San Severino che la sola eliminazione del ponte non risolve il problema, il mio consiglio e´un monitoraggio dell’intero percorso del torrente, individuando i punti di maggiore fragilita´quando il torrente e´in piena, per i valenti tecnici del Comune non sara´poi cosi´difficile fare´un calcolo della portata massima e della velocita´che l’acqua puo´raggiungere e il relativo impatto con le curve del torrente che se realizzate a regola d’arte non ci sono problemi, altrimenti bisogna rimettere mano al corso del fiume proprio a Santángelo, e credo che qualche piccolo fastidio possa pervenire anche dal depuratore. L’acqua e´ il piu´potente elemento distruttivo in natura e non va sottovalutato il suo pericolo, una pioggia intensa e duratura e´sempre in agguato, poiche´gli elementi della natura sono in continua evoluzione dato il riscaldamento del pianeta, non possiamo sapere cosa succedera´domani.Salvaguardiamo le aree a rischio idrogeologico, evitiamo di costruire complessi civili nelle zone rosse, poiche´la tragedia, il disatro ambientale e´sempre dietro l’angolo e Mercato San Severino era, e´, e restera´ una piccola realta´, il territorio e´quello che e´,un eccessivo aumento della popolazione significa nuove costruzioni e rischio ambientale. Pensiamoci un attimo e soffermiamoci sulla realta´ del territorio e sottolineo la realta´, la PROPAGANDA e´un’altra cosa.
    Auguri e buon lavoro.

  2. Indubbiamente l’esondazione del torrente Calvagnola è un fatto alquanto disdicevole, lo è ancora di più individuare a tutti i costi un capo espiatorio di comodo in uno dei ponti che attraversa il torrente, senza risalire alle effettive cause che generano il problema. Questa è senz’altro la soluzione immediata che porta ad una rapida conclusione dell’evento mediatico, soddisfando gli animi infuriati di chi pretende risposte.
    Nessuno però ha il coraggio di dire come effettivamente stanno i fatti. Bene, vediamo allora di fare un pò di chiarezza:
    1) Per la cronaca, nessuno ha mai fatto presente che il ponte incriminato non è stato costruito ieri ma ben più di trentanni fà e, in tutti questi anni non ha causato alcun problema.
    2) Il ruolo passivo del Consorzio Alto Sarno. Infatti oltre ad intascare le tasse da parte dei cittadini della comuni della Valle dell’Irno, dovrebbe assicurare il monitoraggio, la verifica e la pulizia del letto del torrente a partire dall’origine. Con l’esondazione del 31 luglio scorso, sono venuti giù alberi alti più di 4 metri, legna tagliata dai tagliaboschi, immondizia di vario genere.
    3) Esecuzione dei lavori fognari del comune di Fisciano, ultimati pochi anni fà, che invadono la sede del torrente Calvagnola proprio nel tratto interessato dall’esondazione.
    4) L’esondazione del torrente Calvagnola è avvenuta anche a monte del ponte incriminato, più precisamente all’altezza della sede dello stabilimento SAINT GOBAIN (le prove: tale tabilimento è a tutt’oggi invaso da acqua e fango).

    Si può dire che il terzo punto sia una delle cause anzi, la causa pricipale dei problemi di esondazione visto che prima della sua realizzazione non si è mai verificato un episodio simile a quello del 31 luglio scorso e a quello di minore entità dell’ottobre 2008. Infatti, la verità è sotto gli occhi di tutti, ma le autorità sono un pò restie ad accettarla. Vi dimostro il perchè:
    – Osservando il letto del torrente Calvagnola, nel tratto che va dalla sede dello stabilimento SAINT GOBAIN a Mercato San Severino, si può osservare un restringimento della sede del torrente
    dovuto alla realizzazione della rete fognaria
    .
    – A valle del ponte incriminato, si osserva l’attraversamento longitudinale della sede del torrente, che ha alterato la pendenza del letto del torrente credo di circa 30 centimetri. Tale alterazione è responsabile dell’accumulo di detriti che ha portato in poco tempo ad alterare la pendenza del torrente in senso contrario al normale deflusso delle acque.

    Non da meno è il trincerone di Mercato San Severino. Infatti risulterebbe da ispezioni effettuate dopo l’episodio che lo stesso sia intasato da detriti e che comunque non sarebbe in grado di supportare un flusso abnorme di acqua come quello che si è verificato lo scorso 31 luglio. Quindi l’abbattimento del ponte incriminato, transla il problema dalle porte al centro di Mercato San Severino.

    Lascio a voi le conclusioni su questa vicenda.

  3. Ottime considerazioni che fanno un po di luce su una vicenda grottesca.
    Il vero problema del rischio è, come notato, la copertura della Solofrana, nell’area urbana di Mercato San Severino.
    In tutta Italia si vanno rivedendo questi tipi di interventi non solo per aspetti di salvaguardia ambientale ma anche per la sicurezza.
    Come mai il buon assessore all’ambiente, anche sindaco, Romano, non pone il problema nei termini corretti, dicendo che un grande errore è stato commesso con la copertura del Solofrana?
    Perchè si è continuato a costruire nell’area S. Vincenzo nonostante i problemi di rischio fossero già stati sperimentati da diverse alluvioni?
    Perché quando si fanno insediamenti di cementificazione: Area ASIMercato S. Severino Fisciano, Università Fisciano, Ara ASI Solofra non si fa la necessaria disciplina delle acque con vasche di modulazione delle maggiori quantità di acque di scarico ai torrenti?

I commenti sono chiusi.