Chirurgia estetica: approdo maschile!

di Rita Occidente Lupo

Voglia d’esser belli. In ogni modo. Costi quel che costi! E la chirurgia estetica, presenta il conto. Più per gli uomini, che per le donne. Almeno così nel Regno Unito emerge da un’indagine, con al primo posto il narcisismo per antonomasia. I maschietti più meticolosi. Nel farsi massaggiare, tonificare, depilare, pronti ad eliminare ciccia di troppo. E pettorali prospicienti. Le donne invece, dopo il boom di seni e labbra, glutei e naso, una stasi riflessiva. La liposuzione in calata, come il meticoloso botulino ringiovanente. guerra al silicone? Eccezion fatta per la Tatangelo, che ad un anno dal primo intervento al seno, ritorna dal chirurgo plastico. Qualche ruga in più, ostenta Madonna,  recentemente ripresa con una raccapricciante peluria sul viso! Come per le chiome! Mentre coiffeur pour homme, affermano creatività di tutti i colori, i pour damme, con la ciotolina colorante, sopesa a mezz’aria. Incerti nell’incarnare i desideri delle proprie clienti: se coprire il grigio degli anni o rilassare la noia, nel dover sempre camuffare e ricomporre. Insomma, la donna stanca di mantenere, sempre in smagliante forma, silhouettes da velina, maquillage da diva. Gli uomini, invece, gasati nel proprio picersi. Dopo una fase calante del proprio esibizionismo, palestrati o meno, sfoderano grinta ringiovanente. Per piacersi. Curatamente rasati, levigati, tirati a nuovo non solo di domenica, prediligono saune e footing. Dall’alimentazione, bilanciati i carboidrati, all’esercizio mentale e fisico. Cosa spinga le donne ad essere un po’ meno coreografiche, talvolta a rasentare quell’ordinarietà da casalinghe discinte, ancora non è molto chiaro alle nuove generazioni. Alle adolescenti che, all’acqua e sapone, proprio non ci stanno. Riuscendo ad incipriarsi e ad ancheggiare, a camminare o a correre, con jeans strizzati a pelle, incuranti delle manigliette di cellulite sorridenti ai fianchi. Con chiome tinte o ritoccate, tra luminosi colpi di luce, rara l’autenticità originaria. Eppure, in un mondo in cui anche le fiction, fanno il loro tempo, bisognerebbe credere che essere, finisce sempre per avere la meglio sull’apparire! Questione di tempi!  E di saper attendere.