Vita di Missione: i sogni di un missionario, faticare
Forse qualcuno pensa che essere missionario sia solo predicare, fare bei discorsi e cose simili. Invece bisogna faticare, fare tante piccole cose ogni giorno. Insomma un po’ quello che si fa in casa. Tanti piccoli lavori che richiedono fantasia e sapersi arrangiare. Non è che puoi telefonare all’idraulico o al muratore. Devi cercare di fare qualcosa. Poi,se proprio non riesci, andrai nel villaggio a chiedere l’aiuto di qualcuno. I nostri fratelli africani sono veramente ingegnosi e se la sanno cavare in tanti modi. Non c’è solo la fatica materiale. C’è anche quella che ti ritrovi nella stagione delle piogge, quando devi andare a visitare le comunità dell’interno. Piccolo problema: le strade. Se hai fortuna, sono sassose e quindi un po’ di scosse mettono in ordine le tue ossa. Altrimenti, c’è il fango e allora l’equilibrismo è richiesto e un po’ di fantasia e…fortuna per non restare impantanato. Ti può anche capitare che arrivi a un ponte e non ci sono più le tavole per passare e ci sono dei tronchi. Allora dovrai fare prova di ingegneria e prendere le misure, altrimenti sono guai. Ma la fatica più grande è dialogare. E’ l’incontro di culture diverse, di lingue diverse, di persone diverse, che si devono mettere insieme per trovare delle soluzioni. Ci vuole tempo, pazienza e un po’ di umorismo. Bene che ti vada, alla sera, ti ritrovi con un discreto mal di testa e la lingua morsicata in più punti. Volevi parlare e ti è stato detto di aspettare. Non sei tu il depositario della verità, ma ognuno ha qualcosa da condividere. Però, alla fine, si è contenti perché si è faticato insieme. E quando vai a dormire, ti metterai a sognare. Forse la prossima volta farai meno fatica, perché ormai sei già allenato!