Allergia: la rinite, malanno di stagione
Maria Vittoria Maltese
La rinite allergica è definita come un processo infiammatorio cronico della mucosa nasale caratterizzato dal gocciolamento del naso, ostruzione nasale, starnutazione a salve, prurito al naso a volte anche al palato e alle orecchie. La rinite primaverile o stagionale è essenzialmente causata dai pollini e la sintomatologia clinica si manifesta di conseguenza nel periodo dell’anno in cui la specie botanica è in fioritura.
I pollini di maggiore interesse sono quelli delle piante erbacee, in particolare delle Graminacee, delle Composite e delle Urticacee che presentano solitamente una pollinazione primaverile e autunnale e di alcune famiglie di alberi: l’olivo, la betulla, il nocciolo, il cipresso e il ginepro il cui periodo di pollinazione è prevalentemente primaverile. Tale processo è scatenato da allergeni (acari, pollini, muffe e peli di animali) nei confronti dei quali il paziente si è sensibilizzato. Le recenti Linee Guida ARIA hanno sottolineato che la Rinite Allergica è da considerare una malattia respiratoria cronica di rilievo per la sua prevalenza, per la stretta correlazione con l’asma e l’impatto sulla qualità di vita dei pazienti. L’ aumento della prevalenza della rinite allergica è dovuto a: modificazioni dello stile di vita, aumento dell’esposizione ai fattori di rischio (allergeni, inquinanti outdoor e indoor), modificazioni dello stile alimentare, infezioni e stress. Il trattamento della rinite allergica si articola in quattro punti fondamentali: l’allontanamento dall’esposizione all’allergene causale, una adeguata terapia farmacologia, l’avvio di una immunoterapia specifica e la educazione del paziente e dei suoi familiari rivolgendosi a centri specializzati o a medici allergologi.
ho una rinite allergica da circa 4 anni rivolgendomi ad uno specialista mi fatto fare un vaccino durato tre anni oralvak plus però non è diminuito niente anche se dagli accertamenti risulta tutto a posto come mai