Miss Mafia, sfida in passerella!

di Rita Occidente Lupo

Ancora miss. La moda di sfidare la passerella e di sfoggiare abiti o il proprio corpo, in una corsa sfrenata alla civetteria, sulle griffe che fanno tendenza. Di tutti i gusti, in ogni stagione, di tutti i tipi. Dopo l’assalto alla taglia 42, dopo le reiterate grida governative, affinchè l’anoressia non assurgesse a testimonial della longilineità, la stasi autunnale. In fondo, specialmente d’estate, in riva al mare o sulle piazze visitate dalle ghiottonerie, sulle ribalte delle movide più metropolitane, che periferiche, le miss prendono tregua. Ritoccando il proprio maquillage, sbiadito dalla tintarella post solleone. E ritingendo d’ocra, grazie ai lettini abbronzanti o alle lampade agli ultravioletti, gli arabeschi esotici, sottratti all’estate. Ma in alcuni Paesi, la sgambettante voglia di proporsi e di porsi, come simbol di femminilità e non solo, ancora in agguato.  Nella Terra magiara, un concorso di bellezza per Miss Mafia! Di dubbio gusto, la gag pubblicitaria di un night club, che affronta il dissenso comune, con sedici concorrenti in semifinale, per il concorso ”Miss Mafia, la bella della malavita”. Giurati, internauti! Le candidate,  con foto già diffuse su www.missmaffia (con due f), sorridono ad   un’ avvenente aspirante miss, con tanto di borsalino in testa e gambe nude in collant nero. Il concorso prevede anche una fedina penale non immacolata. Accattivante il premio in palio: circa 2.000 €! Insieme ad altri, gadget, viaggi, buoni sconto, offerti da sponsor a caccia di curiosità!  Alle concorrenti il compito d’ inviare quattro foto, di cui almeno una in biancheria intima.  La notizia, che in Ungheria sta calcando l’onda dello scoop, presta il fianco alla provocazione verso il malcostume e l’illegalità. Spiritosa la trovata, forse: senza esser bacchettoni, tutt’altro! Probabilmente, solo una goliardica voglia di stupire…a qualunque costo!