Polla: la Finanza becca un medico

 Aldo Bianchini

La storia cattiva dell’ospedale di Polla continua. E come che continua. Dopo il blitz dei Nas di Salerno ad opera del mar.llo Angelo Caputo per i cibi scaduti (cosa ancora tuta da provare!!) ecco pronto un altro caso, ancora più clamoroso. Questa volta il colpo lo ha messo a segno la Guardia di Finanza di Sala Consilina che ha letteralmente “beccato” un medico ospedaliero che ne avrebbe combinato una più del diavolo con la complicità di un’agenzia per il trasporto dei malati. Sul caso, ovviamente, è intervenuta anche la Direzione Generale dell’ASL e, addirittura, il medico incriminato sarebbe già stato sentito nelle ultime ore nell’ambito del procedimento previsto per i provvedimenti disciplinari interni. In attesa delle determinazioni della Guardia di Finanza che, a conclusione delle indagini riservate, provvederà a trasmettere regolare rapporto all’Autorità Giudiziaria per l’avvio formale del procedimento penale vero e proprio a carico sia del medico che dell’agenzia di trasporto.. Ma cosa avrebbe combinato di così tanto grave il medico per mettere in subbuglio l’intero apparato ospedaliero che nelle ultime ore è totalmente in fibrillazione. Dalle prime notizie trapelate attraverso la fitta maglia della segretezza sembrerebbe che il medico (del quale conosciamo le esatte generalità che al momento è necessario mantenere riservate) doveva effettuare il suo turno di lavoro in ospedale per la consueta “doppietta” (cioè due turni consecutivi per poi avere due giorni di libertà) e per fare ciò prende servizio una sera dello scorso mese di agosto per il turno di notte e svolge regolarmente il suo lavoro. Al mattino, però, invece di continuare l’altro turno prega un collega (maschio o femmina non è dato di capire) di sostituirlo assicurando che egli avrebbe poi effettuato il turno previsto per il collega, cioè la nottata successiva. Avrebbe lasciato l’ospedale di buon mattino per prendere servizio (in via privata) su un’ambulanza per accompagnare un paziente in un ospedale della capitale. Sarebbe, poi, ritornato di sera a Polla in tempo per fare il turno notturno del collega che lo aveva sostituito nella giornata di assenza. Chiariamo subito che il viaggio a Roma è stato effettuato in via privata, come detto, e che quindi per quell’assistenza avrebbe ricevuto adeguato indennizzo dalla famiglia del paziente. E già qui la cosa è molto. Pensate, un medico che la notte lavora, il giorno va a Roma e ritorna in tempo per un’altra notte. Domanda: “Ma con quale idoneità psico-fisica per assistere i pazienti in ospedale?”. Altro che lo stress da lavoro ospedaliero denunciato da alcuni suoi colleghi qualche giorno fa. La Guardia di Finanza, però, non è intervenuta per questo. E’ intervenuta perché i familiari del paziente ricoverato a Roma hanno denunciato che né il medico né l’agenzia di trasporto hanno fatturato gli importi di danaro contante ricevuto per quelle prestazioni. Giustamente all’indomani del blitz della Guardia di Finanza nella sede ospedaliera di Polla i responsabili del plesso hanno dovuto relazionare l’accaduto alla Direzione Generale dell’Asl che, ripeto, avrebbe già sentito il medico sotto indagine addirittura per evasione fiscale e falso. Tutto per rimpinguare, a danno dell’erario pubblico, ancora di più le non esigue entrate proveniente dal lavoro ospedaliero. Fa rabbia assistere alla sceneggiata dei medici di Polla che si lamentano della presunta cattiva organizzazione del loro servizio e poi apprendere che un medico dello stesso ospedale “predica bene e razzola malissimo” cercando di fregare il prossimo con squallide azioni tendenti a delegittimare non solo l’opera di tutti gli altri ma anche la credibilità, già molto scarsa in verità, di un plesso ospedaliero che potrebbe invece avere tutta un’altra immagine nel contesto di un intero territorio. Queste sono cose imperdonabili ed ingiustificabili che se accertate per vere devono sfociare in pene severissime e certe. Soltanto così, facendo capire ai signori medici che non possono fare tutto quello che vogliono, potremo aggiungere un altro tassello al mosaico del risanamento della sanità pubblica. Ma c’è ovviamente dell’altro, molto altro. Ne parleremo nelle prossime puntate di questa lunga inchiesta sull’ospedale di Polla  cominciata nello scorso mese di luglio.