Salerno: Odierna, Sanità, una questione vitale
“Se, attualmente, quando si parla di salute nella Regione Campania non si può non parlare di “questione sanità” ciò è da imputare, principalmente, alla politica disastrosa del centro-sinistra campano che ha cagionato un enorme disavanzo economico – sottolinea l’Assessore Sebastiano Odierna – Il piano commissariale di rientro deve, dunque, essere necessariamente rigoroso perché è necessario razionalizzare la spesa pubblica, pena la mancata risoluzione del grave dissesto finanziario e, quindi, la violazione del diritto costituzionalmente tutelato. Razionalizzare la spesa pubblica, però, non significa, come molti cercano di far apparire a mezzo mass -media, ledere il diritto alla salute dei cittadini perché nell’elaborazione del piano commissariale sulla sanità si è provveduto, in primis, a censire i reali bisogni del cittadino campano ed è, poi, stato affidato ai singoli piani attuativi il compito di individuare le soluzioni adeguate, in base al territorio di riferimento, per attuare, in toto, la tutela al diritto alla salute. La riforma della sanità approntata dal Governatore Stefano Caldoro di concerto con il Governo Centrale ha tra i suoi obiettivi quello di individuare le diseconomicità del sistema per cercare di ridurle con la lotta agli sprechi, che negli scorsi anni hanno arricchito pochi e danneggiano molti. L´obiettivo del piano è quello di rispondere alle esigenze del territorio, secondo i bisogni dei cittadini, realizzando pronti soccorso attivi, aree per lungodegenti, residenze sanitarie per anziani e strutture riabilitative. Il Sistema Sanitario Regionale ha assoluta necessità di essere monitorato seriamente e, soprattutto, con assoluta imparzialità per garantire l’efficienza delle strutture sanitarie e l’efficacia delle prestazioni rese alla comunità. In quest’ottica, infatti, nella provincia di Salerno, come nelle altre provincie della Regione Campania, saranno cancellati solo gli ospedali che, sorti negli anni 2000, sono improduttivi, inefficienti e, sostanzialmente, dannosi per la comunità mentre gli ospedali che diventeranno strutture territoriali (es. Ospedale di Castiglione di Ravello) saranno comunque dotati di pronto soccorso. Sebbene non sia facile uscire dall’emergenza sanità è doveroso, da un punto di vista morale ancor prima che politico, non strumentalizzare le riforme serie e costruttive che l’Amministrazione Regionale sta approntando perché esse sono scevre da clientelismi di ogni sorta ed hanno tra gli obiettivi quello di garantire l’universalità e l’equità di accesso ai servizi sanitari nonché la globalità di copertura in base alle necessità assistenziali di ciascuno (secondo quanto previsto dai livelli essenziali di assistenza). Bisogna, piuttosto, riconoscere che tutto ciò che oggi è necessario fare, nel rispetto dei diritti di tutti i cittadini, per uscire da un dissesto finanziario grave è stato determinato, unicamente, dalla mala gestio delle precedenti Amministrazioni Regionali”.