Vietri Sul Mare: Sciortino sul caso Fuenti
Da sempre apprezzo il lavoro di salvaguardia svolto dalle associazioni ambientaliste in genere, anche come in questo caso che riporta il nostro paese alla ribalta nazionale per il caso Fuenti meglio conosciuto come “il Mostro”. Il ruolo istituzionale che mi compete, dopo il nuovo sequestro di quell’area, mi ha spinto a studiare l’iter svolto che così, prima facie, mi sembra lineare. Certo la magistratura effettuerà tutte le verifiche de caso in modo da chiarire definitivamente se sono state rispettate tutte le norme previste dalla legge. Nel frattempo però, cosa che forse, e aggiungerei in maniera alquanto strana, è passata inosservata ad Associazioni e Magistratura, nel corso degli ultimi dieci anni 2000/2010 nei quali si è continuato a parlare del “Mostro” e ad istruire l’iter per il recupero di quella zona, a pochi metri da quella, veniva perpetuato lo stesso crimine attraverso la deturpazione di c.ca 800 mt di litorale di Marina di Vietri, con la cementificazione dell’arenile, l’abbattimento indiscriminato di alberi ad alto fusto, il tutto attraverso un iter burocratico assolutamente “inenarrabile”, senza che nessuno alzasse un dito per controllare se tutto fosse stato in regola. La mia conclusione è che oggi , in un momento nel quale l’economia è pressochè ferma, un imprenditore che ancora abbia lo stimolo di avventurarsi in un investimento così importante come quello del Fuenti, dovrebbe essere seguito passo per passo durante tutto l’iter ed affiancato dalle istituzioni affinchè non si incorra in situazioni spiacevoli come questo nuovo sequestro che di fatto rallenta i lavori di bonifica oltre a una possibilità di sviluppo turistico e lavorativo.