Voglia di piercing

di Rita Occidente Lupo

 Piercing e tattoo, sempre più diffusi tra i giovani. L’usanza, nella notte dei tempi. Nelle culture primitive, fautrici di riti tribali. A norma di distinzione gerarchica, anche i Maya tennero in debito conto infilare un anello nelle parti intime del corpo. Perforare parte del proprio volto, lobo, labbra, naso o addirittura giungere ai genitali ed alle mammelle, così come una certa moda dettava alla corte vittoriana, riproposto nella modernità post sessantottina. Ed in un certo tipo di società industrial, che rilancia anche nel mondo dei vip, pietre e ferri delle fogge più variegate, per sentirsi qualcuno. Da recenti studi, tra gli adolescenti il 31,3% col piercing e l’11,3%  tatuato: negli universitari, il 33% ha un buco ed il 24,5% un tatuaggio. A ricorrere al piercing, di più le donne, in quanto  femminile l’età in cui si decide di lasciare un segno indelebile sulla propria pelle, abbastanza precoce: 13 anni per il piercing e 15 per il tatuaggio adolescenziale. La sicurezza, comunque, da tenere in considerazione: nonostante il 79,4% degli adolescenti e l’87,2% degli universitari dica di conoscerne i pericoli, la maggior parte dei giovanissimi, il 76%, si rivolge a operatori non autorizzati. Più basso, ma sempre consistente, il valore tra gli universitari, pari al 33,5%. Infatti, epatite B, Aids ed altre affezioni, consequenziali all’utilizzo di materiale non sterile. Inoltre, ambienti tipicamente giovanili, quali le discoteche, fautori di propaganti contagi.

 

Un pensiero su “Voglia di piercing

  1. Il Suo è un eccellente articolo, dottoressa Lupo. Un fenomeno che preoccupa un po’ di più alle vecchie generazioni. Nei tempi passati , tali tatuaggi o forme di “Piercing” si adattavano solo a persone poco affidabili e, forse, lo facevano per intimorire le persone pacifiche e con la “fedina” pulita.Ora è diventata quasi una moda, che, personalmente, non tollero e non condivido.
    Vorrei sperare che, nel prossimo futuro , nasceranno correnti ben definite e coraggiose per scongiurare e combattere tale “inusitata novella “moda” che, ripeto, non condivido affatto.
    Distinti saluti e grazie per saperci bene illuminare ,sempre.

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