Mercato San Severino: a teatro “Un tè per tre”
Dopo gli appuntamenti con il noto Mariano Rigillo, nel ruolo del goldoniano “Burbero benefico”, e con la protagonista di “Un medico in famiglia”: Lunetta Savino, nei panni di Chiarina nella piece defilippiana “Bene mio, core mio”, un’altra ghiotta occasione per gli appassionati che convergono – anche da Salerno e/o da paesi limitrofi – al teatro comunale di Mercato S. Severino è costituita dalla presenza sul palcoscenico del comico Biagio Izzo, che sarà a S. Severino nella due giorni di giovedì 9 e venerdì 10 prossimi venturi, ore 21.La commedia, intitolata “Un tè per tre”, è firmata da Bruno Tabacchini e dallo stesso Izzo; fanno parte del cast, oltre a tale istrione: Teresa Del Vecchio, Francesco Procopio, Antonio Ferrante, Monica Guazzini, Paolo Buonanni, Paola Quilli, Emanuela Morini, Tommaso Spinelli; il balletto è curato da Germana Bonaparte, le scene sono state allestite da Francesco Scandale e i costumi realizzati da Graziella Pera. Luci a cura di Vittorio Grotta, musiche di Paolo Belli. Alla regia: Claudio Insegno. L’opera tratta di una storia di amicizia e sentimenti, ma allo stesso tempo di tradimenti e di ripensamenti: due amici di trenta anni fa giocano in società una schedina del totocalcio, e neanche a farlo apposta ottengono un tredici. Da questo fatto scaturiscono le peripezie e le vicissitudini del plot. Biagio Izzo in tale commedia si sdoppia letteralmente, si fa in due, interpretando contemporaneamente due fratelli, i gemelli Scapece – tipico cognome meridionale; il tutto sulla falsariga de “I menecmi” di Plauto, già “ironizzati” alcuni anni fa dall’attore Tato Russo: i due fratelli infatti ignorano uno la presenza dell’altro. Di qui fraintendimenti e ironico cinismo a volontà, con tanto di travestimenti e scambi di persona. Lo show è pieno di personaggi, tutti simili tra loro e sdoppiati proprio come i gemelli interpretati da Izzo. “Un tè per tre” dunque rappresenta la classica “commedia degli equivoci”, ma più scanzonata.