Coldiretti Salerno: mobilitazione e proposte
Un interessante incontro con i dirigenti territoriali della Coldiretti si è tenuto ieri presso la sede della Camera di Commercio di Salerno, nel quale sono state trattate le problematiche più cogenti del settore agricolo provinciale. Durante il dibattito coordinato dal Presidente Pietro Caggiano sono emerse numerose problematiche che vedranno impegnata nei prossimi mesi la maggiore Organizzazione Agricola provinciale nell’affrontare la crisi che sta investendo il comparto. A cominciare dal latte dove se da un lato gli effetti della concertazione progettuale che Coldiretti sta portando avanti a livello nazionale per risolvere l’annoso problema delle quote latte sta producendo dei risultati positivi, dall’altro nella provincia salernitana si assistono a forti tensioni sul prezzo del latte. Il problema evidenziato è che manca l’assoluta chiarezza circa l’origine del latte che viene spacciato come latte proveniente dagli allevamenti salernitani, il rischio è che latte di dubbia provenienza sul quale manca qualsiasi garanzia di sicurezza alimentare venga impiegato sia per la produzione di mozzarella di bufala campana dop che per la produzione di formaggi che poi vengono spacciati come prodotti locali. Non ultima la vertenza con la Centrale del Latte di Salerno che continua ad affermare di lavorare solo latte proveniente da stalle salernitane ma non è capace di indicare i nominativi dei produttori come più volte richiesto da Coldiretti anche in presenza del Prefetto di Salerno. Coldiretti chiede con forza che anche per il latte a lunga conservazione (UHT) e per tutti i prodotti trasformati sia previsto l’obbligo dell’origine in etichetta per porre fine agli inganni che arricchiscono pochi a discapito di molti. Altro problema sollevato è quello del comparto oleicolo, infatti la perdurante depressione dei prezzi, il continuo gioco delle tre carte effettuato per nascondere al consumatore l’origine delle olive sempre più greche, spagnole, turche, tunisine dalle quale prende origine magicamente olio italiano, difatto condanna i nostri produttori. Coldiretti, dopo un lunga battaglia fatta di piazza e di proposte è riuscita a far approvare lo scorso anno una norma che obbliga di riportare in etichetta sulle bottiglie di olio l’origine delle olive, pertanto dal primo luglio del 2009 il consumatore avrà una arma in più per effettuare le sue scelte consapevoli senza trucchi e inganni. L’auspicio è che un consumo consapevole spinga i consumatori a scegliere nella qualità e la sicurezza alimentare le determinanti di acquisto e non solo ed unicamente il prezzo volutamente sottocosto delle offerte della GDO. Proprio per facilitare ogni possibile azione virtuosa in grado di porre freno alle sofisticazioni, le frodi e gli inganni a danno delle imprese e dei consumatori Coldiretti Salerno ha posto in essere due importanti azioni : la prima attraverso la firma di un protocollo sulla sicurezza al fianco delle maggiori e rappresentative Organizzazioni di categoria intersettoriali salernitane, che prevede la massima collaborazione con gli organismi di controllo per le attività di intelligence sul territorio volta alla repressione di crimini, e la seconda attraverso un seminario presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno finalizzato a fare maggiore chiarezza sulle sofisticazioni in campo alimentare. Al termine dell’incontro i dirigenti di Coldiretti si sono determinati nel lanciare una azione di mobilitazione territoriale che prevederà come primo passo alcune assemblee territoriali finalizzate a condividere appieno il percorso di protesta e la definizione di una piattaforma rivendicativa che verrà presentata in una apposita conferenza stampa nei prossimi giorni.