Antonio Sabetta: 40 anni d’artista
Rita Occidente Lupo
Un brindisi augurale: alla carriera, alla capacità di mediare i consensi, per rendere fruibile l’arte. Ben 40 anni d’impegno artistico per Antonio Sabetta, fondatore del Centro Culturale La Tavolozza a Salerno, che gli amici di sempre ed i suoi allievi, stretti intorno ai soci, hanno voluto festeggiare alla presenza anche di chi, come il critico Luigi Crescibene, nelle tele di Sabetta è entrato fino in fondo, per poterne cogliere la bellezza. E la dinamica voluttuosità, a detta del prof. Claudio Di Mella, per rivivere la vita nella totalità delle sue ombre e luci. Certamente l’arte, anche se dal valore universale, rimane anche squisitamente soggettiva, a detta di Rosita Sabetta, figlia dell’artista e responsabile del Centro, che ha condotto la serata, sottolineata anche da dolci ritmi musicali. La pittura di Sabetta è agile, ma voluttuosa ed incisiva; essenziale, ma carica di pathos ed estremamente realista. Un costante aggancio con la realtà, la linfa che permette al canovaccio emotivo di sbizzarrire l’immaginario, quando questo s’appella al presente, per eludere le smaglie dei ricordi. Sabetta ha dato il meglio di sè o, semplicemente se stesso nelle sue opere, che rincorrono ora simmetrìe concettuali, ora arzigogoli onirici. Il segno voluttuoso e determinato, non graffia nè incide, ma accarezza le cromìe, fino a fondersi con esse in una plastica suggestione del reale. Il riverbero della luce, che gioca con le ombre, rimanda echi caravaggeschi, che rivisitano gli squarci di certe pitture surrealiste, così care al nostro tempo. Sabetta umilmente si ritrova tra i soggetti più disparati, che a volte sfiorano gli anni, con la leggerezza e vaporosità del loro stesso esistere. L’atmosfera quasi immota, in alcuni paesaggi, se ricorda Manet, per il tocco impressionistico, risolve con algebriche equazioni sentimentali le contraddizioni dell’animo, tra gli altalenanti coni d’ombra, che la vita riserva purtroppo ad ognuno.
Non ho avuto mai la possibilità di ringraziare il compianto Antonio Sabetta per la sua disponibilità e per la sua bontà d’animo. Mi ha dato la possibilità di esporre per la prima volta nella mia vita, in una galleria di un certo rilievo e con lui ho vinto il mio primo concorso di pittura e da allora ho avuto sempre più successi nel campo della pittura. Desidero inoltre ringraziare Rosita per le belle parole che ha usato per la mia prima Recensione e che uso ancora per le mie presentazioni perchè penso che sia stata l’unica ad esprimere il concetto vero della mia pittura…GRAZIE! Ernesto Santaniello