Adozioni: dalla parte dei minori!

di Rita Occidente Lupo

Da più parti si sollecita sulle adozioni. Una vera e propria corsa, per coppie sterili o per single, all’estrinsecazione della genitorialità. Dimenticando gl’interessi dei minori. La Cassazione esorta il mondo politico ad aprire le adozioni anche ai single, con grave disappunto del Vaticano che, nella tutela del minore, intravede l’opportunità per quest’ultimo, di due genitori referenziali. La Convenzione di Strasburgo sui fanciulli, del 1967, con linee guida a riguardo. La Chiesa alza la voce, per il minore, rimarcando che questi deve vivere nella normalità, avendo cioè una coppia eterosessuale nel ruolo di madre e padre. Di qui, la polemica feroce che sta imbizzarrendo non solo l’opinione pubblica, su quelli che sono i risvolti della delicata questione, anche e soprattutto sotto la valenza psicologica. La miccia, per l’adozione di una bimba russa,  alla quale farà da mamma una single genovese, con decreto della Corte di Appello del 2009. Con tutte le perplessità che la legislazione ancora detiene,  ritenuti maturi i tempi affinchè anche le persone senza un partner, possano adottare, con meno difficoltà, bambini rimasti soli o abbandonati. Attualmente, comunque, l’adozione legittimante rimane consentita solo alle coppie nuziali, nell’interesse dei minori. Ma se la legislazione apre a nuove istanze, permane il discorso delle coppie omo, che sempre più frequentemente s’attivano per sentirsi nucleo familiare, a tutti i costi. Dal campo dell’adozione, a quello dell’inseminazione, come se si trattasse d’allevare bambolotti, più che esseri umani. Giocando anche sui parametri della normale crescita dell’età evolutiva: alla fabbrica dei bimbi sani e belli, quelli che addirittura possono esser preconfezionati, recandosi in apposite cliniche dove perfino il colore dell’iride può essere scelto dai genitori, così come il sesso, si assiste al gioco delle bambole e non a quello della procreazione responsabile. La vita, così artefatta fin dalla sua genesi, madri che prestano uteri, per donare figli a coppie omo, embrioni che congelati vengono riammessi alla creazione a tempo debito, è così manipolata, da essere quasi configurata con una fiction, più che con l’autenticità esistenziale. Nasce e morire, nel gioco dialettico delle parti, non per forza assecondando antiche dottrine manichee, diritto sacrosanto con ritmi e regole: manipolazioni che ne invertono il regolare corso,destinate prima o poi a ritorcersi contro la vita stessa, che permane pur sempre un dono bellissimo, se atto d’amore! La genetica, con il suo boom contemporaneo, a servizio dell’uomo ancillarmente, per un contributo notevole alla sua crescita verticale, in un’orizzontalità che premia anche la rinuncia, se scaturita dal rispetto delle leggi naturali, giammai azzeranti la dignità umana!